La Fondazione Isola d’Elba ha bacchettato sulle dita gli elbani.
Non sai fare, allora non mangi.
Si è schierata contro tutti gli enti, compreso il Parco.
La Fondazione, con un comunicato stampa intitolato “Apriamo Pianosa al Turismo” pubblicato recentemente, stava parlando della direzione a senso unico, irreversibile, dello sviluppo dell’isola d’Elba.
Uno si aspetterebbe una morale, una conclusione costruttiva e programmatica. Confusa in quelle critiche, spunta una scusa per suggerire come gestire Pianosa e Montecristo, e andare verso una apertura irresponsabile.
Bacchettando anche il Parco, cita un ente che nasce con il nome di “Arcipelago Toscano” e comprende tutto l’arcipelago come un insieme, ha, a differenza dei vari comuni elbani, una direzione scientifica e culturale dei propri beni, si rivolge all’Unesco, propone un turismo sostenibile, si occupa di formazione, ha progetti locali, nazionali e internazionali.
E sono proprio questi i temi che la Fondazione dovrebbe approfondire.
Occorre occuparsi delle nostre isole con uno spirito che sia concentrato nella gioia di vivere, qui e ora, senza distruggere tutto.
Noi, tra isole, siamo inestricabilmente connessi. Chiediamo troppo, non avremo più nulla.
CP - Italia Nostra Arcipelago Toscano
Nella foto: L'offerente etrusco ritrovato all'Elba, pezzo di punta nella mostra dedicata agli Etruschi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN). La statuetta per Italia Nostra è il simbolo dello stato attuale della gestione dei nostri beni culturali, uno dei tanti esempi di meravigliose e inesplorate risorse che acquistano risonanza nazionale e internazionale senza che l'Elba vi partecipi.