“Tutti insieme, Comuni, ASL e cittadini, siamo riusciti all'Elba a tenere molto bene sotto controllo la pandemia e ora si tratta di gestire la ripresa delle attività turistiche garantendo la sicurezza di tutti nell' unica maniera possibile, cioè applicando i protocolli nazionali e regionali, senza inventare impossibili passaporti sanitari, ingestibili e non previsti da alcuna norma, oltre che inutilmente allarmistici”.
Risponde così il Presidente la Conferenza dei Sindaci Angelo Zini, nonché Sindaco di Portoferraio, alla proposte avanzate a mezzo stampa dal primo cittadino di Porto Azzurro, Maurizio Papi.
Massimo rispetto per l'autonomia decisionale di ogni Comune, precisa Zini, ma sarebbe bene insomma che dall'Elba uscisse chiara e forte la voce di quella maggioranza di Comuni, categorie economiche e cittadini che sono pronti per accogliere e gestire in sicurezza osservando i protocolli approvati, rassicurando anzi chi viene all'Elba sul fatto che il personale di servizio è, esso sì, controllato e immune.
In attesa di un nuovo DPCM che chiarisca chi e cosa si potrà fare dal 3 giugno, il Comune di Portoferraio- ha informato il Sindaco nella conferenza stampa- ha intanto deliberato (il 27 maggio) il blocco del pagamento del suolo pubblico di tutte le attività fino al al 31 di ottobre, prevedendo il rimborso per chi avesse già pagato, oltre a stare verificando piazze e strade nelle quali sia possibile, nell' ovvio rispetto del codice della strada, aumentare gli spazi a disposizione di bar, ristoranti e altre attività commerciali alle prese con le distanze minime da garantire. Ancora da prendere una decisione circa la possibilità di praticare gli sport di squadra all'aperto, come hanno invece deciso di fare altri Comuni in Toscana seguendo precisi protocolli di 'gestione del rischio'.
CR