Egr. Sig. Sindaco Montauti
Durante il periodo dell’epidemia, vi erano stati molti proclami e buoni propositi sull’impegno da parte dell’Amministrazione da Lei retta, certamente non guidata, su come avremmo potuto affrontare la crisi economico sociale, che per quanto riguarda i nostri concittadini, si rileverà molto più grave della crisi sanitaria che fortunatamente non ha toccato il nostro comune per il senso di responsabilità di ogni cittadino che ha rispettato tutte le regole che il governo e le ordinanze regionali hanno emanato. Alla fine del mese di febbraio, esattamente il giorno 23/02/2020, avevamo interessato il Sig. Prefetto di Livorno per il massiccio arrivo, nel giono successivo alla chiusura della Lombardia, di persone che nel nostro Comune hanno le seconde case. Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità e perché Lei e la sua amministrazione non siete stati pronti a recepire le doglianze dei nostri concittadini che avevano visto un incremento di persone non certo residenti.
Sono dovuti passare alcuni giorni, se non settimane, prima che l’Amministrazione si rendesse conto dell’emergenza a cui si andava incontro, senza che nel frattempo si fosse fatta una comunicazione preventiva, e fosse iniziata una discussione su come affrontare il dopo epidemia sanitaria. Non c’è da meravigliarsi sul comportamento dell’Amministrazione perché tale atteggiamento rientra nella logica di come vengono gestite le emergenze nel nostro territorio. Non avete perso
tempo a farvi fotografare come ridenti protagonisti a distribuire mascherine che il giono dopo sarebbero state consegnate dalle farmacie gratuitamente. Avete enfatizzato i buoni spesa come se fossero una prerogativa del nostro comune.
Abbiamo provato a farvi ragionare chiedendovi, in piena emergenza sanitaria, di spostare l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 perché fosse verificata la possibilità di intervenire con misure concrete e fattibili al sostentamento delle nostre famiglie e aziende, ma non abbiamo avuto alcuna considerazione. Anzi siamo stati presi come visionari e artefici di concertare ritardi sull’approvazione del preventivo rischiando di mettere in discussione e serie difficoltà la gestione dell’Ente. La supponenza, l’arroganza e addirittura la vostra impreparazione rischia di provocare dei danni economici al Comune, alle famiglie, alle imprese e liberi professionisti, che non hanno precedenti negli annali della nostra storia. Il Sindaco avrebbe dovuto sapere, e non lo sapeva, che l’approvazione del bilancio previsionale era stato spostato al 31 luglio. Nell’intervista rilasciata il giorno 11 maggio sono state fatte delle dichiarazioni da parte del Sig. Sindaco a dir poco sconcertanti e a questo punto in mala fede, che hanno in alcune affermazioni rasentato il ridicolo.
I punti toccati nell’intervista a Teletoscanaelba il Sindaco parla delle spiagge libere, senza dare certezze e sicurezza per l’accesso, limitandosi a dichiarare che non sarà necessario alcun controllo ma si rimette semplicemente al buon senso dei frequentatori contravvenendo anche a quanto indicato nell’allegato 3 dell’ultima ordinanza regonale, in cui all’ultimo capoverso viene suggerito la presenza di un addetto alla sorveglianza.
Al Sig. Sindaco viene spontaneo chiedere: ma gli accessi alle spiagge libere nel territorio comunale, come sono segnalate e quante indicazioni e precauzioni sono state prese?? Naturalmente capiamo anche che non tutte le spiagge libere dell’intero territorio comunale possono esse sorvegliate, ma le principali e quelle delle Frazioni più frequetante??
La mole di lavoro effettuata dall’Amministrazione di Campo nell’Elba si riduce semplicemente all’emissione di un ordinanza sindacale rettificata il giorno successivo. Tutti gli atti emessi dal Sig. Sindaco. Naturalmente è sempre stato sollecito nel pubblicare i vari manifestini e ordinanze sia governative che regionali.
Ma di propri atti nemmeno l’ombra.
Non ha certamente ritenuto opportuno essere di supporto alla cittadinanza se non nella distribuzione delle mascherine, con tanto di servizio fotografico pubblicato, e rallegrarsi per aver stanziato 30.000 Euro per integrare i 29.000,00 Euro che lo stato aveva concesso per i buoni pasto alle famiglie bisognose.
Il Sindaco parla del potenziamento del reparto di terapia intensiva all’ospedale di Portoferraio, quando all’ospedale Elbano non esistono reparti di terapia intensiva.
Il Sig. Sindaco non sa neppure di cosa parla.
Come pure quando sostiene che il Patto di Stabilità, a cui il nostro comune dovrebbe attenersi, è stato soppresso dal 2016 sostituito dal pareggio di bilancio che è un’altra cosa.
Nella stessa intervista si riempie la bocca nominando più volte lo smart working, come se il nostro comune fosse uno dei pochi e dei primi ad averlo attuato, quando tutti gli uffici pubblici lo avevano adottato dall’inizio dell’epidemia.
Parla scorrettamente del rapporto con le opposizioni consiliari, e senza confronto, dichiara che le stesse hanno avanzato delle richieste impossibili da prendere in considerazione, accampando fino ad una disponibilità di 3.000.000 di Euro che il comune non avrebbe, salvo poi dichiarare che vi è stato un primo risparmio di circa 600,000 Euro per la rinegoziazione dei mutui, rimandando il pagamento delle quote capitale agli anni successivi. Si cerca di mettere in ridicolo le richiesta delle opposizioni dichiarando, che le stesse avrebbero richiesto l’abolizione delle concessioni demaniali. (Lei deve essere stato a Collodi).
Vorrei fare chiarezza essendo parte in causa e dire al Sig. Sindaco che, oltre ad essere scorretto istituzionalmente, è anche foriero di informazioni non esatte.
Infatti la nostra richiesta era basata su tre elementi fondamentali.
1) Utilizzazione dell’avanzo di amministrazione libero, di circa 1.600.000, come da dichiarazione dello stesso assessore al bilancio allegata alla delibera di consiglio del 27/03/2020; (carta canta)
2) Richiesta di abolire, per l’anno 2020, la tassa istituita nell’anno 2018 dall’allora Assessore Palombi di €. 5.000,00 per i punti blu che certo non si possono configurare come consessioni demaniali;
3) Il risparmio calcotalo sulla TARI che il comune non dovrà corrispondere per il servizio non effettuato in base alla chiusura obbligatoria di alcune attività che in termini di importo previsto dovrebbe aggirarsi a circa €. 400.000,00 Euro.
Se il Sig. Sindaco sapesse fare due conti, basterebbe un’addizione, si accorgerebbe che le proposte avanzate dalle opposizioni non sarebbero state assurde ma realistiche e possibili.
Continuo a dire che Lei Sig. Sindaco è scorretto istituzionalmente e pieno di supponenza senza averne le caratteristiche. Il giorno dopo la sua intervista, come da Lei stesso dichiarato, ha avuto un incontro aperto proprio alle opposizioni per stabilire, di comune accordo, le iniziative da intraprendere a seguito delle indicazioni fornite in sede di riunione svolta con le associazioni di categoria nei giorni precedenti, e nulla ha detto sull’intervista rilasciata il giorno prima.
La disponibilità delle opposizioni, per il periodo di grande crisi ed incertezza, è stata piena a dimostrazione, che le necessità dei cittadini e delle aziende e professionisti, debbano venire prima di ogni altra cosa e logica politica.
Ad oggi il tutto è disatteso. Dal 15 di maggio, giorno in cui abbiamo avanzato concordemente, una serie di richiesta agli uffici per stabilire aiuti concreti e fattibili, non è stato dato alcun riscontro.
Come prassi consolidata dalla Sua amministrazione, si verrà a chiedere alle opposizioni di collaborare, magari il giorno prima, o poco di più, dalla convocazione del C.C. . Anche su questo argomento, che è stato portato a conoscenza del Prefetto, ci sarebbe molto da dire per come omette e illegittimamente adotta sia lo Statuto Comunale che i regolamenti.
Lei Sig. Sindaco non è capace di amministrare un Comune come il nostro e come altre volte già ribadito, non basta asfaltare delle strade, riparare muri o mettere lampioni, ci vuole ben altro per essere un amministratore pubblico. Le famiglie, le aziende e i professionisti che non avranno disponibilità finanziarie, all’inizio della stagione autunnale non le faranno sconti e noi non vogliamo essere complici di
disastri economici e finanziari della nostra gente.
Lei con senso di responsabilità, che dubito abbia, dovrebbe prendere coscienza dei suoi limiti e rassegnare le dimissioni. Questo si che sarebbe atto responsabile.
Per i futuro della nostra cittadinanza siamo comunque sempre
responsabilmente presenti.
Giancarlo Galli e Massimo Mazzei