Il Sindacato FIALS interviene nuovamente sui temi della sanità Elbana e ribadisce quanto già affermato nel corso del tempo ed in periodi più recenti.
La USL Toscana Nord Ovest deve dotarsi e confrontarsi su un piano di programmazione chiaro in termini di erogazione dei servizi ai cittadini elbani e concreto in termi tempi di attuazione.
Questo adempimento, alla luce della assenza del P.A.L. (Piano Attuativo Locale), risulta indispensabile in considerazione della ripresa delle attività dopo la fase di emergenza COVID- 19. L'incongruenza della USL è evidente: mentre si inaugura il nuovo Pronto Soccorso sono ridotti i posti letto a Medicina Generale e non riapre l’Ospedale di Comunità.
La causa è individuata nella necessità di mantenere il reparto “bolla” anche per l’insufficienza dei reagenti per l'accertamento rapito della positività al COVID-19, ciò dimostra in via ulteriore la carenze di programmazione e gestione.
Lo stesso Pronto Soccorso è ancora incompleto nell'attivazione della Breve Osservazione, manca la nuova camera calda, restano inadeguati i servizi igienici e gli spogliatoi dove sono ammassati gli stipetti e carenti le condizioni di sicurezza.
Anche in questo caso la Direzione Aziendale ha proceduto in maniera unidirezionale evitando il legittimo confronto sindacale, ha gestito la risorsa personale come se la necessità di incrementare il personale per lavorare in sicurezza rappresentasse una “gentile concessione” senza valutare l'importanza del lavoro in equipe tra infermieri e Operatori socio sanitari gestiti quest'ultimi come “birilli” impegnati in più servizi e gestiti con “turni speciali” che non hanno riscontro in tutta la USL N.O. dovendo entrare al lavoro di pomeriggio e smontare a mezzanotte.
Il FIALS esige dalla USL Toscana NordOvest un confronto su i temi della programmazione e gestione dei servizi sanitari. E’ importante sapere quali tipologia di attività si svolgono nell’area chirurgica, il numero e la complessità degli interventi a fronte del numero di medici e anestesisti.
Ci domandiamo se la carenza di posti letto nella Medicina Generale e la collocazione impropria dei degenti di quelli dell’area della chirurgia sia la surrettizia realizzazione della U.O. multidisciplinare unica per Medicina e Chirurgia prevista negli indirizzi della Programmazione Sanitaria 2018/19 al Titolo “ Lo sviluppo della rete Ospedaliera” punto 4) “ Area unica di degenza per intensità di cura” approvata all’unanimità dalla Conferenza Aziendale dei Sindaci e condivisa da CGIL-CISL-UIL che in questa fase, anche dopo avere sottoscritto accordi con la USL per piani assunzioni al ribasso come quello del luglio 2019 (70 operatori per tutta la USL TO.N.O) ora demagogicamente si lamentano. Programmazione significa ad esempio dire ai cittadini a fronte dell’investimento sulla nuova camera iperbarica quali e quanti servizi saranno forniti? Quale sarà il flusso di utenza proveniente dalle altre zone? Quale la formazione prevista per il personale? Verrà impiegato in maniera esclusiva o saltuaria tra una U.O. e l’altra? Il potenziamento delle attività territoriali anche dopo l'emergenza Covid continua ad essere sottovalutato dai responsabili della USL e delle Istituzioni nonostante il Decreto Rilancio gli attribuisca un’importanza strategica e nonostante il permanere di vistose carenze di organico e di impiego delle risorse frammentato in vari servizi (es. carcere ecc.). E poi ci domandiamo a che punto è il piano di realizzazione delle Case della Salute?
Programmazione significa porre in relazione i servizi erogati con il numero di operatori necessari. I lavoratori durante il periodo dell’emergenza COVID -19 hanno dimostrato impegno e qualità nel fornire le prestazioni mentre la USL neppure mantiene gli impegni presi in termini di riconoscimento economico come la prevista estensione della indennità di malattie infettive per il Pronto Soccorso e per chi ha svolto attività rivolte a contenere il contagio.
La USL deve rispettare i diritti dei lavoratori che sono la risorsa fondamentale dell’Azienda. Non è ammissibile esempio continuare con turnazioni anomale che sono in contrasto con le vigenti normative in materia di riposi e articolazioni di orari di lavoro. Sul Progetto Elba la USL continua a gestire le risorse economiche impegnandole sul personale medico ed escludendo dalla contrattazione il sindacato.
Il FIALS ritiene che nell’immediato occorra un piano straordinario di assunzioni di personale a tempo indeterminato eliminado forme di precariato che rendono instabile la erogazione dei servizi. Il FIALS ha richiesto il 30 giugno un incontro -alla USL per esporre le proprie posizioni in merito e - al Sindaco di Portoferraio per una valutazione sui temi della programmazione e delle criticità attuali, mentre il sindaco si è reso disponibile la Direzione Aziendale tace.
Daniela Boem
Segreteria FIALS Provinciale Livorno