Quando leggo messaggi sui blog elbani me accade di restare allibito. Non saprei come affermare ora quello che provo nella lettura del messaggio ASA.
Mi chiedo se è possibile fare una dichiarazione di assoluto valore esclusivo come questa: All’Isola d’Elba non sussistono altre alternative al dissalatore.
Per quanto guarda l’Elba e senza voler entrare in merito alla mia alternativa concernente un senatorio sotterraneo e che propongo da venti anni e della quale nessuno ha avuto, prima d’ora, l'ardire che non esiste come alternativa, nominerei come minimo le seguenti alternative.
Trent'anni or solo il prof. Megale dell’Università di Pisa aveva presentato un ottimo progetto per rendere autosufficiente ed autonoma in merito all’acqua potabile l’Isola mediante la costruzione di una specie di serbatoio di accumulo sotterraneo di oltre 2000000 mc (due milioni di metri cubi di acqua potabile) tramite la costruzione di un diaframma di impermeabilizzazione del fronte mare della piana di Marinai di Campo sul quale affluirebbe, senza costruire sbarramenti alti 15 m. ma per caduta naturale, superficiale e di falda sotterranea, dalle due alte coste montuose che vi confluiscono. Si trattava di un'ottima soluzione che meriterebbe tutt’oggi essere considerata come valida alternativa al dissalatore. Oltre a questa è a tutti nota l’alternativa concernente la costruzione di una condotta sottomarina in sostituzione di quella obsoleta esistente ed alimentata dalla Val di Cornia pur se già oberata da prelievi superiori alla sua producibilità normale oppure alimentata da una grande rete acquedottistica regionale di cui prima o dopo la regione dovrà dotarsi per risolvere alla radice il problema idropotabule regionale comprensivo anche di quello locale relativo all’Isola d’Elba.
Oltre a questo, ciò di cui non fa alcun cenno il messaggio ASA, dimostrando di trascurare un elemento essenziale, è la mancanza di serbatoi atti ad effettuare la compensazione delle portate. A tale riguardo, dalla conoscenza che ho della rete di distribuzione dell’Elba e dei 50 serbatoi disseminati nel territorio, a mè risulterebbe che attualmente, il sistema idropotabile non è in grado nemmeno di effettuare luna efficace compensazione giornaliera delle portate essendo tutt'altra a funzione dei 50 serbatoi esistenti. Intendo dire che tutti i 50 serbatoi esistenti non sono in grado di funzionare in perfetto parallelo e cioè riempirsi tutte le notti al fine di presentarsi alla mattina alle 7 tutti 50 pieni fino all’orlo per riuscire a far fronte ai consumi di punta giornaliere in modo parallelo cioè con tutti i serbatoi che nelle ore diurne immettono in parallelo tutto il loro volume in rete.
Ora invece di sostenere che all’Elba non sussistono alternative alla costruzione del dissalatore io sostengo che la prima alternativa da compiere sarebbe senza dubbio la costruzione di un serbatoio atto almeno ad effettuale l'accumulo notturno di tutte le portate disponibili e la restituzione di quello stesso volume durante le ore diurne. Questa, a mio avviso, è una assoluta priorità in alternativa al dissalatore.
Marcello Meneghin