La regione Toscana ha pubblicato recentemente LA PARTECIPAZIONE NEL GOVERNO DEL TERRITORIO IN TOSCANA, un libro che raccoglie alcuni importanti contributi sui risultati conseguiti con due nuove leggi regionali sull’ambiente e in particolare sul paesaggio ma non solo.
La introduzione è dell’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. Dai contributi emerge un contesto non soltanto regionale ma anche nazionale, europeo e internazionale le cui leggi e molteplici Carte tematiche, con il quale le Regione e gli Enti Locali, soprattutto i comuni perché le province hanno visto il loro ruolo ridotto ormai ai minimi termini, ha dovuto misurarsi.
Quello che mi ha colpito avendo il testo, come viene detto nella introduzione, lo scopo di avvicinare la regione al territorio, che è raro trovare riferimenti con nome e cognome. Cioè il territorio è considerato come ‘neutro’, salvo qualche rara eccezione regionale. I comuni impegnati nel predisporre i piani e il resto non sappiamo quanti e quali sono etc. Eppure sappiamo che in più aree regionali non mancano contrasti e litigi che in più d’un caso hanno impedito accordi o comunque complicato la collaborazione.
Ma quel che mi ha colpito di più è una assenza sorprendente specie per una Regione come la nostra, di qualsiasi riferimento ai parchi e alle aree protette peraltro in crisi sul piano nazionale. Crisi a cui finora Parlamento, Governo Regioni non sono riusciti a dare risposte adeguate, spesso nemmeno a provarci.
Non è una caso che proprio a Pisa, alla Leopolda recentemente si sia proposto che la Regione Toscana promuova entro l’anno una Conferenza nazionale sui Parchi.
Alla assenza totale di qualsiasi accenno ai parchi nel libro regionale va quindi posto il prima possibile rimedio.
Renzo Moschini