Sul libro della regione toscana dedicato al governo del territorio ho espresso critiche e posto interrogativi per i troppi silenzi ed equivoci.
L’aspetto più preoccupante riguarda sicuramente la legge Marson e i piani intercomunali su cui Renzi recentemente aveva chiesto e proposto di eliminare la competenza dei comuni che possono e debbono impedire interventi sul territorio non rispettosi dell’ambiente. Già la Marson aveva pubblicamente denunciato questo sconcertante intervento.
Ecco perché sorprende che il libro della Ragione non dedichi a questi aspetti l’attenzione che meritano a partire da riflessioni non vaghe e del tutto insufficenti a mettere l’impegno della regione e degli enti locali sulla strada giusta.
Infatti basta affidarsi alle cronache per avere conferma che il contesto regionale continua ad essere fortemente contrassegnato –che si tratti di discariche, pinete, spiagge e altro, da polemiche, litigi, sgarbi e dispetti più che da piani, progetti. Un contesto -questo è il punto che deve far riflettere- da cui emerge se non l’assenza sicuramente l’insufficenza e inadeguatezza della iniziativa regionale per aggregare, raccordare l’attività degli enti locali a quella regionale oggi sbrindellate.
Voglio fare un esempio a portata di mano che mi fa ricordare miei lontani impegni di amministratore comunale e provinciale.
Il Comune di Pisa anche per presenza del Parco di San Rossore da sempre deve vedersela con Livorno, Versilia, mare (la Meloria è gestita dal parco).
Recentemente il Comune di Pisa ha sottoscritto un accordo con il comune di Cascina perché quello dovrebbe il nostro approdo. Questa sarebbe la competenza di cui si vanta in questi giorni la Ceccardi riguardo ai ‘suoi’ sindaci?
Insomma nel governo regionale sono ancora troppe le cose gestite a bischero sciolto.
Ma la Toscana ha saputo e saprà –me lo auguro-fare di meglio.
Renzo Moschini