Con un post sulla pagina FB della Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, che in poche ore ha superato i mille 'mi piace', il Presidente dell'ANLS, l'Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali nata proprio all'Elba alcuni anni fa e che conta migliaia di aderenti in tutta l'Italia turistica, ha richiamato sabato l'attenzione della Ministra "al fatto che il 40% dei lavoratori stagionali non ha lavorato, che molti lo hanno fatto per meno di tre mesi e non avranno diritto a nessun sussidio; anche chi riuscirà a prendere la NASPI non supererà i due mesi di indennità".
Il messaggio di Cafagna, si concludeva chiedendo a Nunzia Catalfo "come il Governo pensa di intervenire per non lasciare senza reddito mezzo milione di famiglie (moltissime di lavoratori stagionali da decenni, ndr) che, vivendo in territori a vocazione turistica non hanno alcuna possibilità di trovare un impiego quest'inverno?".
Una domanda pesante, che rimanda anche ad una gestione dei bonus Covid che, tra mille eccezioni ha lasciato in questi mesi scoperte migliaia di persone.
Pronta la risposta, a stretto giro di posta, da parte dei tecnici nominati a luglio dalla stessa Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo con l'obbiettivo di predisporre la riforma degli ammortizzatori sociali. Uno studio, a detta dei tecnici ministeriali, che dovrebbe tenere conto anche delle questioni sollevate dall'ANLS, a loro 'note da tempo'. E di concretezza ci sarà bisogno per recuperare sul clima di delusione e sfiducia che traspare dalle centinaia di commenti al messaggio di Cafagna tra coloro che sono riusciti a lavorare poco o nulla e non hanno percepito alcun sussidio.
Il reperimento delle risorse necessarie a ridisegnare le politiche di sostegno alla precarietà/stagionalità del lavoro, dovrebbe essere aiutato da Bruxelles con il previsto trasferimento all’Italia dei 27,4 miliardi del Fondo SURE (“Sostegno per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza”); il problema, ancora una volta, sono i tempi, con in mezzo un inverno che si prospetta senza lavoro e senza reddito per centinaia di migliaia di famiglie.
CR