Volevo replicare a quanto scritto da Legambiente, in quanto i fatti non stanno come essi dicono.
Innanzitutto non è stato presentato nessun progetto di realizzazione di una strada, in quanto la medesima è stata bocciata dal Presidente del Consiglio dei ministri nell’anno 2016. L’Ufficio Tecnico ha redatto solamente uno studio di fattibilità in merito al recupero e riqualificazione del sentiero che solo in questo giorni abbiamo saputo essere il n. 150 che attraversando all’interno di proprietà private, si dirama con il sentiero comunale catastalmente identificato a monte.
Abbiamo effettuato un incontro chiarificatore con il direttore del Parco Nazionale, alla presenza del Funzionario Responsabile dell’area tecnica ed è stato spiegato dallo scrivente che l’intendimento del Comune era solo quello di partecipare a questo Bando presentando un semplice studio di fattibilità e se la Regione lo avesse finanziato avremmo chiesto al Parco di procedere, di comune accordo, ad eseguire la successiva fase di progettazione esecutiva per riqualificare detto sentiero che si ricorda essere di soli 300 metri circa su aree private da espropriare oltre i successivi 500 metri già identificati come sentiero pubblico. Per complessivi 800 metri lineari.
Inoltre lo studio di fattibilità, come specificatamente indicato nella Relazione di accompagnamento alla richiesta di finanziamento, prevedeva il solo recupero del sentiero al fine di un suo utilizzo IN SICUREZZA a piedi o in bicicletta.
L’importo dei lavori di massima, per il quale il Comune aveva richiesto il finanziamento, avrebbe coperto anche le spese di esproprio, di eventuali studi annessi alla progettazione esecutiva, al completamento della viabilità comunale esistente che nella parte terminale, prima di accedere al sentiero è divelta, così come il piazzale finale, oltre che realizzare un impianto di pubblica illuminazione con pannelli fotovoltaici. Il tutto nel rispetto della normativa del Parco, senza trucchi di sorta, ma soprattutto cercando di collaborare con l’Ente Parco.
Questo era lo spirito con il quale l’Ufficio aveva inteso intraprendere con la richiesta del finanziamento regionale, al fine di realizzare quanto suddetto. Comunque è stato deciso di comune accordo con il Parco e Regione Toscana che avremmo rinunciato al finanziamento, anche in considerazione del fatto che ci sono state date rassicurazioni, una volta ottenuti i finanziamenti che il Parco ha richiesto per la manutenzione sentieristica, per una particolare attenzione a quello della Cala, al fine di verificare sul posto i possibili interventi necessari per adeguarlo in sicurezza, senza stravolgimenti ambientali di sorta.
Non entro nel merito dell’importo che il Parco mette a disposizione della rete sentieristica in tutto il territorio, ma basta vedere lo stato di manutenzione per rendersi conto che molti di essi sono nel più completo stato di abbandono ed assai pericolosi solo andando a piedi e mi creda, visto che quotidianamente vado a camminare e di sentieri ne conosco moltissimi.
Le faccio rilevare che l’unica fissazione ed ostinatezza che lo scrivente, insieme ai Sindaci che si sono susseguiti, ha avuto da oltre venti anni di servizio, relativamente al sentiero in questione, è stato quello di far rimuovere i due cancelli installati da oltre cinquant’anni che impedivano di fatto di raggiungere più facilmente La Cala a tutti.
Non ci risulta che Legambiente in merito sia mai intervenuta a supporto del Comune, ma comunque la ringrazio per la caparbietà che assume nel difendere le bellezze della nostra isola, sperando comunque che tale comportamento sia lo stesso, anche per situazioni analoghe e le assicuro che pur non entrando nel merito, di dubbi ce ne sono molti. Da ultimo e se Legambiente lo ritiene opportuno potrà verificare direttamente tutti i progetti che sono conservati in Comune e raffrontarli con lo Studio di Fattibilità che abbiamo presentato alla Regione e si accorgerà che sono cose completamente diverse.
Il Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Marciana Marina
Geom. Rosario Navarra