Nel Consiglio Comunale di Portoferraio di ieri, 17 novembre, l’attuale maggioranza ha deciso che i crediti vantati dalla società nei confronti del Comune di Portoferraio (nel periodo 2001 – 2018) per ben € 932.403,10 (quasi un milione di Euro), non sono esigibile e non verranno mai pagati.
Fatture che riguardano i lavori che negli anni la Cosimo dè Medici ha fatto per il Comune di Portoferraio (manutenzioni del patrimonio pubblico, la pista di atletica di San Giovanni, il campo da rugby, la rinascita delle Fortezze, le opere alla Linguella, gli altri impianti sportivi e quant’altro) mandate al macero (contabile).
Affermare il principio che tutti questi lavori non hanno prodotto alcuna utilità per il Comune di Portoferraio comporta come conseguenze che:
1) la Partecipata dovrà cancellare una posta attiva per € 932.403,10 dal proprio bilancio, e la società si troverà in una situazione contabile tale da dover essere posta in immediata liquidazione, salvo sia possibile ricapitalizzarla da parte del Comune, immettendo altri denari dei cittadini nella società;
2) la cancellazione dei crediti per € 932.403,10 afferma il principio che quei lavori svolti per circa 15 anni sono stati effettuati senza rispettare le procedure amministrative, ma quel che è peggio, senza che il Comune di Portoferraio ne abbia tratto alcuna utilità.
Il percorso amministrativo scelto dalla attuale maggioranza per definire i rapporti con la Cosimo dè Medici è sbagliato, preferendosi una strada che attribuisce una responsabilità pressochè inesistente sugli amministratori della Cosimo che si sono succeduti nel tempo.
In realtà i lavori sono stati ordinati, ed eseguiti, nell’esclusivo interesse del Comune di Portoferraio, e le opere sono sotto gli occhi di tutti.
I crediti andavano quindi riconosciuti come debiti fuori bilancio dal Comune e pagati alla Cosimo, senza la necessità di portare immeritatamente la società sull’orlo del baratro contabile e finanziario, e dichiarare che un milione di euro non è stato speso utilmente per il Comune di Portoferraio.
Sedotta e abbandonata.
Vedremo se i nuovi Amministratori della Cosimo (ma non credo) si assumeranno la responsabilità di osservare “l’ordine” del Comune di rinunciare alla causa pendente (a zero pagamenti), cancellare tutti i crediti dal bilancio, azzerando il patrimonio (i crediti) della società.
“Ordine” illegittimo, emanato in conflitto di interessi dal debitore (Comune) al creditore (Cosimo) imponendogli di cancellare il debito.
La vicenda non potrà, e non dovrà, finire in tal modo.
Paolo di Tursi
Gruppo consiliare "Forza del Fare"