La decisione del ministro Speranza di mettere in fascia rossa anche la Toscana determinerà gravi ripercussioni su tutto il tessuto occupazionale dell'Isola d'Elba. I contraccolpi più pesanti si avranno nel comparto del commercio e del turismo. Sia chiaro, ridurre i contagi è fondamentale e dobbiamo percorrere tutte le strade per uscire da questo incubo. L'emergenza sanitaria però non deve far dimenticare l'emergenza economica. Il mio pensiero adesso va a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che sono in difficoltà, così come a tutti i gestori di attività che sono stati costretti ad abbassare la saracinesca a causa della crisi.
C'è bisogno di interventi coordinati urgenti in favore di imprese e lavoratori. Servono interventi concreti e veloci: i “bonus ristori” ad esempio devono essere adeguati alle reali difficoltà che stanno vivendo molte categorie. E' inoltre prioritario sostenere le lavoratrici e i lavoratori che perdono il posto a causa della crisi delle imprese o che comunque vedono ridursi in maniera drastica il proprio orario di lavoro: non possiamo dimenticarci di loro e trattarli come fantasmi. A livello locale è inoltre importante che tutte le parti in campo facciano sistema per cercare di risollevare l'economia elbana. E' da ora che dobbiamo iniziare a progettare le basi per sfruttare al massimo la prossima stagione turistica e per rilanciare il mondo del commercio locale. L'Elba ha tutte le carte in regola per risollevarsi: per raggiungere questo obiettivo è però necessario l'aiuto di tutti.
Alessandro Luciani
Filcams-Cgil Portoferraio