Vorrei tornare su un argomento che ha suscitato interesse meritatamente più che le solite polemiche. Mi riferisco alla necessità e anche urgenza di mettere mano ad una iniziativa parlamentare per riuscire finalmente a individuare una sede qualificata e competente per definire e gestire una politica nazionale sull’ambiente.
Dico subito che un convincente stimolo mi è venuto dalla rilettura di alcuni atti parlamentari del 1985-1988, “L’Alto Adige in Parlamento. Le iniziative e le proposte del PCI per lo sviluppo dell’autonomia e della convivenza”, gennaio-febbraio 1985 e “AUTONOMIE”, Periodico mensile di politica, economia, cultura di settembre/ottobre 1986.
Si va dalla riforma delle autonomie locali alle Regioni Speciali, da Convegni in varie parti d’Italia in cui mi trovo relatore con Armando Cossutta, Livio Paladin, Pietro Ingrao, in aula Camera e Senato con Luciano Violante e molti altri.
Se penso ai litigi recenti e meno recenti tra Stato, Regioni ordinarie e non, enti locali con le Province galleggianti giro pagina. Certo i litigi non mancarono neppure allora, non mancò neppure il tritolo, ma le cose andarono avanti. Discutemmo di tutto dallo sport ai giochi dei bimbi. Perché non possiamo farlo anche oggi?
Il ruolo del Parlamento non è mica venuto meno?
Renzo Moschini