Quella del 15 maggio 2013, è stata una riunione specifica sul “Paziente” e delle varie problematiche che può incontrare nel triste percorso di cure e di eventuale ricovero. Alla riunione, oltre al sindaco Peria, presidente della Conferenza dei Sindaci, sono intervenuti alcuni Sindaci, alcuni assessori, dirigenti ASL di Portoferraio, medici, la responsabile di un ente sanitario e i comitati pro-sanità. Come da ordine del giorno si è analizzato lo stato di attuazione dell'accordo sulla sanità Elbana firmato il 23/11/2012 dalla Regione che a detta dei comitati pro-sanità e di alcuni Sindaci, è stato in gran parte disatteso venendo meno proprio nei punti di maggior criticità per la salute e la cura delle persone che si trovano nell'Isola; l'ortopedia praticamente inesistente, lunghe liste di attesa che per alcune importanti specialità sfiorano anche i 12 mesi, la chirurgia programmata che stenta a stabilizzarsi, l'incompleto numero di anestesisti che non permette una logica programmazione di interventi e non garantisce l'h24 definito punto cardine dell'accordo. Si è discusso anche del progetto foresteria per l'accoglienza in continente la cui attuazione era stabilita per giugno 2013, ma per ora è solo sulla carta. E' stato affrontato anche il problema medico ed economico dei Portoferraiesi per l'assenza della guardia medica nel capoluogo. Inoltre si è fatto presente che la guardia medica è parte integrante per un’eventuale “Casa della Salute” in progettazione a Portoferraio.
Sull'ascensore si è glissato nonostante che i comitati sperassero in una programmazione definitiva da parte dell'ASL, o perlomeno, in alternativa, un servizio motorizzato. Così come per l'ascensore, non si è dimostrato interesse per le quasi 8.000 firme dei cittadini Elbani e non, prese dai comitati pro-sanità, forse non ritenute importanti per una degna sanità insulare. Le firme raccolte sono la testimonianza della speranza e delle angosce di chi ancora crede che la salute sia un diritto Costituzionale. Di fronte a tale atteggiamento i comitati pro-sanità hanno rafforzato ancora di più la loro convinzione della necessità d'inviare le sottoscrizioni alla Procura della Repubblica.
In alcuni momenti si sono verificati dei confronti accesi per ciò che avviene sull'Isola e sui disagi di vario genere che la popolazione deve affrontare per ottenere una sanità a misura delle proprie necessità, tanto più tenendo conto dell'insularità.
Si è aperto anche l'argomento “Casa della Salute” che a quanto ci è stato confermato, troverebbe ubicazione nell'ospedale stesso, su questa decisione i comitati pro-sanità non sono d'accordo poiché attraverso i documenti relativi al progetto, questo servizio nell'ospedale depotenzierebbe i già esili equilibri delle specialità del nostro nosocomio e priverebbe spazi utili ad altre attività prettamente ospedaliere. I comitati pro-sanità hanno puntualizzato la necessità di inserire nella “Casa della Salute” la continuità di cura per le persone in fase di riabilitazione fuori dall'Elba in maniera di poter essere vicini alla famiglia e per problemi economici tanto più che paghiamo già le tasse.
Un altro motivo di discussione è stato l'elisoccorso in caso d’inagibilità della piattaforma. Il Direttore Sanitario ha informato i convenuti che un piano per l'emergenza/urgenza dei trasferimenti è in fase di definizione con l'ausilio dei Vigili del Fuoco e di addetti tecnici per intervenire all'occorrenza. Inoltre Il Direttore Sanitario si è impegnato a consegnarci appena possibile, copia di tale piano. Con il protocollo operativo il responsabile dell'ospedale ci consegnerà anche i dati concernenti, gli attuali costi per il servizio dell'elisoccorso.
Alla luce di quanto sopra, quest'incontro, benché arduo, ha dimostra quanto sia importante il confronto tra le varie parti il cui scopo è di quello di fare il bene della gente.
Questo e altri punti, alcuni dei quali molto delicati e importanti per la salute degli Elbani, saranno discussi con il nuovo direttore Generale che sostituirà la Dottoressa Calamai.
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