Egr. Sig. Sindaco
Dopo circa un anno dall’approvazione “della variante al Piano Strutturale” ci si era preparati a discutere le osservazioni, che nel frattempo erano giunte al P.O., da parte degli interessati.
Il 20 c.m., data da ricordare se non altro perché coincide con il giuramento del 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, era stato convocato il C.C. proprio per discutere e approvare le osservazioni al P.O. del Comune di Campo nell’Elba.
Le nostre perplessità erano emerse in sede di riunione dei Capi Gruppo consiliari sulla frettolosa e superficiale approvazione di un documento che è tanto importante quanto indispensabile per il futuro del nostro territorio.
Sembra che le 203 osservazioni pervenute sia da cittadini, soggetti economici, istituzioni, associazioni e quant’altro, abbiano subito un effetto di irritazione da parte dell’Amministrazione invece che suggerimenti e possibilità di esame e approfondimento di quanto elaborato.
Non ci sembra la sede adatta per entrare nel merito delle osservazioni presentate ma è opportuno che i cittadini sappiano e prendano atto che il P.O. non è certo uno strumento condiviso per il bene comune, ma frutto di scelte della maggioranza che in alcuni casi si è dimenticata di approfondire temi importanti come quello dell’Aeroporto dell’Elba.
Si possono condividere o meno alcune osservazioni da parte delle Associazioni, come Legambiente che evidenzia alcune scelte inopportune per la localizzazione delle scuole per l’infanzia, l’acquapark, centro commerciale, parco pubblico etc., che comunque meritano attenzione per essere discusse e vagliate e non scartate perché formulate da soggetti non rientranti nelle grazie dell’Amministrazione.
Si possono condividere o meno le osservazioni da parte della Soprintendenza, ma vanno analizzate, valutate, discusse e vagliate.
Così come le osservazioni della Regione Toscana che evidenzia carenze e inesattezze sugli elaborati.
La votazione delle osservazioni nasce quindi con molti lati oscuri di cui i cittadini dovranno fare i conti.
Si apprende che tutti i progetti di coopianificazione a suo tempo inoltrati, eccetto la localizzazione del parcheggio della Bonalaccia, sono stati respinti e pertanto non potranno fare parte del P.O. come indicato nelle relazioni tecniche.
Lo strumento del P.O. non si può limitare ad essere uno strumento di propaganda elettorale per coloro che attualmente amministrano il nostro Comune, ma deve essere uno strumento che possa guardare al futuro per uno sviluppo sociale, economico, culturale al servizio di tutti e non dei turnisti di Palazzo.
Con estrema onestà possiamo osservare che la confusione regna sovrana ed evidenzia una incapacità amministrativa e scarso senso di responstabilità Istituzionale fino al punto di accorgersi di interpretazioni diverse sulle osservazioni da ritirare i punti all’O.d.G. in discussione per un approfondimento. Scelte inappropriate ed inopportune possono pregiudicare il buon esito dell’iter per l’adozione in tempi brevi di questo strumento che la cittadinanza aspetta ormai da troppo tempo.
Capiamo anche la sofferenza dei consiglieri di maggioranza, che sono chiamati a ridosso di decisioni importanti senza conoscere i contenuti degli atti amministrativi su cui sono chiamati a votare. Questo è il classico atteggiamento di coloro che vogliono coinvolgere altre persone senza assumersi in pieno le proprie responsabilità.
Capiamo anche, ed appoggiamo, la mozione che il Consigliere di maggioranza Danesi Giovanni ha dichiarato di voler presentare ad un prossimo C.C. se non altro perché va a ribadire una mozione già presentata dal Gruppo di opposizione Scelta di Campo a cui la maggioranza consiliare dette pieno consenso.
Non possiamo dare un giudizio positivo su quanto successo e non vogliamo essere certamente coinvolti in questioni che non conosciamo. Vorremmo che le iniziative intraprese riguardanti le scelte della gestione del nostro territorio non fossero assunte da singoli soggetti o giustificate come scelte imposte da chi elabora il Piano.
La vostra amministrazione non è capace di rapportarsi nè con i cittadini né, tantomeno, con gli altri organi istituzionali.
La vostra incapacità si ripercuote su tutti, cittadini, imprese, liberi professionisti, Istituzioni ed Associazioni del nostro comune e pertanto chiediamo al Sindaco di rimettere il mandato. Sarebbe cosa buona e giusta.
Giancarlo Galli, Massimo Mazzei, Lorenzo Lambardi e Vai Daniele