Giro di vite da parte degli Organismi internazionali per il 2013 relativamente alle catture, nei nostri mari, del Tonno Rosso (Thunnus Thynnus) che, come noto, rappresenta una specie protetta causa l’intensivo sfruttamento a cui è stata sottoposta nel passato tale “risorsa ittica”.
Secondo le nuove disposizioni, a differenza di quanto previsto in passato, i limiti di catture “accessorie” effettuate dai pescatori professionali non specificamente autorizzati, saranno da individuarsi esclusivamente in relazione al peso del pescato (5% del totale) mentre non si potrà fare lo stesso calcolo sul numero degli esemplari catturati salvo l’essere in presenza di determinate specie ittiche, l’elenco delle quali è disponibile presso l’ufficio pesca della Capitaneria di Porto di Portoferraio e comunque riconducibili alla specie del Tonno Rosso (es: pesci spada, palamite, alletterati, ecc.).
Per il mancato rispetto delle disposizioni di cui sopra e’ prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 euro a 12.000 euro, il sequestro del prodotto ittico e l’applicazione di 7 punti di “demerito” sulla licenza di pesca ed al comandante dell’unità.
Per quel che concerne la pesca sportiva e/o ricreativa restano invariate modalità e tempistiche normativamente previste in precedenza, ossia un esemplare per unità al giorno per chi in possesso di specifica autorizzazione, nel periodo dal 16 giugno al 14 ottobre.
Rimane inoltre consentita per tutto l’anno, a coloro già in possesso della predetta autorizzazione, la cattura attraverso la tecnica del "catch and release”, che prevede il rilascio immediato dell’esemplare in mare.
Sul fronte sanzionatorio, la violazione di queste norme prevede, per i pescatori sportivi, sanzioni amministrative fino a 3000 euro, oltre al sequestro degli esemplari pescati.