Ritengo di far cosa utile avvertire i lettori di questo giornale, invitandoli a seguire questa sera la trasmissione del giornalista “urlone” Mario Giordano “Fuori dal coro”. Ma le grida che stasera sentiremo non saranno solo quelle di Giordano, ma anche quelle di un gruppo di medici finora “esiliati” e inascoltati dalle Istituzioni e da tutte le televisioni principali.
Medici in prima linea che fin dal primo lockdown, si sono prodigati alacremente per trovare una valida cura contro il covid. Ci sono riusciti. Questi Signori, solo con le loro forze, comunicando tra loro e sperimentando, hanno messo in pratica una terapia che ha salvato migliaia di persone.
Eppure quasi nessuno è a conoscenza di questo.
Il caso ha voluto che Mario Giordano, grazie ad una brava giornalista che si chiama Angela Camuso, ha conosciuto questi medici intrepidi e gli ha invitati nella sua trasmissione.
Il loro messaggio è chiaro: dal covid non solo ci si salva, ma si guarisce quasi sempre, se preso tempestivamente e con la cura giusta.
Tutto questo a casa, con una terapia domiciliare.
Il vaccino quindi, come si sente dire sempre, non è l’unica via di salvezza.
Vi esorto a guardare la trasmissione, e naturalmente a rifletterci sopra.
“FUORI DAL CORO” STASERA ALLE 21,30 SU RETE 4
Roberto Fiaschi
Caro Roberto
Premesso che che ho una particolare antipatia per il giornalismo sbraitante, e soprattutto per chi nei talk-show, è uso interrompere maleducatamente, antidemocraticamente , le manifestazioni dell’altrui pensare, rimango assai perplesso nei confronti del tuo invito.
Atteso che né tu né io siamo virologi, per orientarci in questo campo abbiamo bisogno di farci spiegare le cose da chi per studi ed esperienza professionale ne sa più di noi.
Io tendo a fidarmi della scienza ufficiale, e delle terapie e metodi di approccio al problema validate da organismi tecnici nazionali ed internazionali.
E’ vero, non sempre chi la pensa diversamente dalla maggioranza (anche degli scienziati), ha torto, ma è pure vero che nella maggior parte dei casi non ha ragione.
Ed è anche normale che in un periodo drammatico come quello che stiamo vivendo si moltiplichino gli sforzi (supportati da un’esperienza maturata sul campo) per cercare vie nuove e sperimentino metodi di cura diversi (o più correttamente dovremmo dire “modificati”) rispetto a quelli in uso.
Ed è anche acclarato che non solo gli “intrepidi” come li chiami tu ma tutto il SSN abbia, con l’esperienza maturata in questi mesi affinato le terapie.
Certo è che un farmaco “miracoloso” mirato sul virus (per quanto ci si lavori e molto su) non esiste, non ne dispongono (ancora) né gli “intrepidi”, né i “retrogradi” operatori che continuano ad ammazzarsi di lavoro e troppo spesso realmente di Covid, nelle corsie dei nostri ospedali.
Quando si parla di salute occorre una particolare cautela perché paure ed aspettative umane mixate possono produrre risultati infernali.
Ti faccio un esempio: è bastato che un cialtrone (successivamente radiato dalla sua professione) abbia presentato dati (rivelatisi clamorosamente manipolati e falsi) di una sua “ricerca”, per mettere in circolazione nel mondo la delinquenziale bufala, della esistenza di una correlazione tra l’inoculazione dei vaccini e l’insorgenza dell’autismo, che ancora non abbiamo digerito e fa danni.
Sai – Roberto – che ti stimo, e proprio per questo permettimi di giudicare un po’ socialmente pericoloso quello che hai scritto.
NON è l’invito ad assistere quella normalmente noiosa trasmissione che ti contesto; si possono guardare, purché armati di spirito critico, di cervello accesso e capacità di dubitare, pure le peggiori fesserie ammannite dalla TV.
Quello che stigmatizzo è il tuo finale “Il vaccino quindi, come si sente dire sempre, non è l’unica via di salvezza”.
Eh no Roberto, non pensi che questo non rappresenti il portare acqua alla già preoccupante corrente anti-vaccinale? Non credi che questo pensiero risulti pericolosamente disincentivante verso l’uso dell’unica arma sicura e testata che abbiamo (oltre la prudenza, distacco e mascherine) per sconfiggere il mostro? Non hai paura di indurre una valutazione minimalistica del rischio? Non è che da domani, anche solo uno in più, penserà che con qualche miracolosa pasticca e la borsa dell’acqua calda il virus è spacciato?
Pensaci Roberto
Sergio Rossi
PS
Eventuali commenti a quanto sopra da parte di No-Vax, Terrapiattisti, NO-5G, Sciochimichisti, No-Mask, Gomblottisti, Elfi dei Boschi, anti-Rettiliani etc. non sono richiesti né graditi, finirebbero comunque nel cestino.