Le cooperative sociali di inserimento lavorativo sono Imprese che scelgono di svolgere i propri servizi con almeno il 30% di persone in gravi situazioni di disagio. L’obiettivo non è quello di ricercare profitto, ma piuttosto un valore sociale che si concretizza nella creazione di opportunità di reinserimento socio-lavorativo di persone che vivono in situazione di marginalità, causata da problemi psichici e/o fisici, dai danni di un passato di tossicodipendenza ed alcolismo o da un vissuto di devianza sociale. Offrono servizi qualificati, professionali ed affidabili dimostrando che la maggior risorsa per una azienda è il capitale umano. La Cooperativa sociale Cisse è una di queste, che applica perfettamente la propria “mission” nel territorio elbano, ed appunto, data la natura stessa della Cooperativa, diventa automaticamente un bene comune, assolutamente da tutelare. La bruttissima vicenda giudiziaria farà il proprio corso, mi auguro che vengano chiarite posizioni che oggi sembrano molto oscure, comunque la Cooperativa deve assolutamente continuare a vivere per svolgere la propria opera sociale, quindi strumentalizzazioni di ogni genere assolutamente non servono oggi. In qualità di vicepresidente della Cooperativa Sociale Giovanile di Lavoro di Piombino voglio manifestare oltre alla nostra solidarietà, la piena vicinanza ai lavoratori e la completa disponibilità per aiutare l’inizio di un percorso di riorganizzazione interna che giustamente la Cisse deve perseguire. La Cooperativa Giovanile ha alcuni servizi a Portoferraio ed in passato ci sono stati alcuni incontri per valutare la possibilità di stringere sinergie più feconde tra le due realtà. Questo percorso non deve interrompersi, la necessità di stringere sinergie è, oggi, più necessaria di ieri, i problemi che quotidianamente dobbiamo affrontare sono ormai tristemente noti a tutti. La Giovanile e la Cisse fanno parte del Consorzio Sociale della Costa Toscana, che rappresenta cinque province, Grosseto, Livorno, Pisa, Massa e Pistoia, ne fanno parte undici cooperative di tipo B (servizi) tra le quali la Cisse e la Giovanile e venti cooperative di tipo A (servizi alla persona). Per continuare la nostra opera di inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate è necessario riorganizzarci tutti insieme, in quanto gli obiettivi sono comuni.
Concludo con una frase di Amartya Sen Premio Nobel per l’economia: “L’incapacità di inserire sul mercato del lavoro persone anche solo potenzialmente produttive è fonte di inefficienza sia da un punto di vista economico che sociale. Da un punto di vista economico si generano inutili sprechi di risorse e costi aggiuntivi per alimentare un sistema assistenzialista che non promuove la produttività di persone a vario titolo svantaggiate. Da un punto di vista sociale è innegabile come la promozione dell’accesso al lavoro è condizione necessaria per l’affermazione della propria identità e dignità umana”.