«L’assessore Marroni non dimentichi l’impegno preso di fronte alla Conferenza dei sindaci elbani: riportare i servizi sanitari e potenziare la specialistica ambulatoriale di Portoferraio». È il messaggio che il consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, e il responsabile di Più Elba Mario Agarini¸ lanciano all’assessore alla Sanità Luigi Marroni, che a Palazzo Municipale ha illustrato i risultati della rilevazione annuale del MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Sant’Anna di Pisa, sull’Asl livornese.
«È triste rilevare – spiegano – come ai dati del Mes che vedono l’Asl 6 fanalino di coda della sanità toscana bocciata per quasi la metà dei 40 indicatori presi in esame dai ricercatori, si aggiunga la situazione critica dell’Isola d’Elba. Qui i cittadini oggi si trovano impantanati in liste d’attesa che segnano più di 200 giorni per esami di diagnostica cardiaca (ecocolordoppler) e 180 giorni per ecografie del capo, senza contare il fatto che alcune visite sono fissate in continente a Piombino e Livorno. È ancora più amaro rilevare come questa estate dal 15 giugno al 15 settembre all’Elba in tutto arriveranno ben 8 medici che lavoreranno 38 ore a settimana ciascuno. Un conferimento incarichi straordinario che servirà per far fronte all’arrivo estivo del turismo balneare. I nuovi camici bianchi saranno impiegati per attivare due nuove postazioni (a Campo e Porto Azzurro) aperte 12 ore al giorno. Ma finita l’estate, specialistica ambulatoriale e medici faranno di nuovo le valigie per tornare in continente e il diritto alla salute degli elbani sarà di nuovo messo in discussione. Come in discussione saranno messe le 5.000 firme che nel corso dell’ultimo mese sono state raccolte proprio dagli abitanti dell’isola per far sentire la propria voce all’assessore Marroni. È impensabile – concludono – che in Toscana nel 2013 ci si debba imbarcare su una nave per fare un’ecografia, e questa situazione dipende soprattutto dall’insufficienza di risorse destinate all’azienda sanitaria di Livorno».
Per Agarini, «con questo nostro impegno stiamo raccontando le difficoltà che la popolazione isolana deve affrontare per fronteggiare le necessità per la cura della salute personale e dei propri familiari; gli allarmi che si aprono rischiano di annullare un diritto sacrosanto sancito dalla Costituzione. Pertanto, da parte nostra non ci sono intenti speculativi politici o di altro fine, ma un impegno civile gridato contro l’inerzia dell’azione politica dei vari partiti rappresentati nelle sedi istituzionali».