Anche io ho aspettato qualche giorno per rispondere alla nota del 23 aprile scorso a firma di Davide Solforetti, giovane segretario del circolo PD di Porto Azzurro, perché sono rimasto davvero sconcertato dalle sue parole, e – come si suol dire – ho preferito contare fino a 100; ma, dopo la conclusione dell’ultimo consiglio comunale della legislatura, qualcosa va detto.
Il ragazzo, pur già esperto di politica grazie ad una lunga e apprezzabile militanza nel suo partito, ha più o meno la metà dei miei anni, e forse solo per questo avrebbe dovuto portare un po’ piu’ di rispetto ad una persona che si è presa le sue responsabilità mettendo insieme un movimento e scendendo in campo in questa tornata elettorale amministrativa, e che lo sta facendo cercando di esprimere le sue idee e i suoi progetti senza offendere nessuno.
Comunque, visto che questa è la politica , Solforetti mi dà l’occasione di fare qualche precisazione . Chi scrive, intanto, non ha bisogno né di visibilità né di suggeritori: ha alle spalle un percorso professionale dove la materia oggetto del contendere (il Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali ) è il pane quotidiano per chi lavora nella Pubblica Amministrazione. In base a questo, era stata richiesta a suo tempo (18 aprile) alla Prefettura di Livorno semplicemente una verifica di legittimità sulla convocazione di un consiglio comunale nei trenta giorni seguenti la convocazione dei comizi elettorali. Il comma 5 dell’articolo 38 del TUEL parla chiaro, al di là di qualsiasi interpretazione, e comunque nessuno dell’attuale minoranza aveva sollevato eccezioni sulla legittimità di quel consiglio comunale, se non timidamente in aula, a consiglio già in corso. Il fatto che (al di là delle osservazioni della Prefettura e delle legittime decisioni conseguenti della Amministrazione Comunale, che si è assunta le sue responsabilità) sull’argomento sia dovuta intervenire una persona che è in politica solo da due mesi, probabilmente la dice lunga. E – anche questo va precisato – se ci fosse stata la volontà di andare contro al lavoro della Amministrazione uscente e non soltanto una richiesta di verifica di legittimità, ci sarebbero stati abbondanti strumenti per farlo.
Oltre a questo, gli apprezzamenti di Solforetti mi danno modo di chiarire anche un altro aspetto di queste elezioni da molti giudicato quantomeno strano. Sono in tanti, infatti, a chiedermi: “Ma perché non avete fatto una lista sola in opposizione a quella dell’amministrazione uscente?” Ebbene, i motivi sono semplici: io ho con interesse partecipato ad alcune riunioni di quella che poi sarebbe diventata la coalizione di “Vivere Porto Azzurro”, ma ho ben presto dovuto constatare , grazie ad ostracismi e fughe in avanti messi in atto da chi inizialmente aveva ostentato a-partiticità e disponibilità al dialogo, che non c’erano per me le condizioni per far parte di quel gruppo, col quale peraltro ho condiviso molte idee e motivazioni. Certo, ho preso appunti durante le riunioni, come faccio sempre: è una mia deformazione professionale, quegli appunti sono ancora conservati, ben visibili e consultabili dentro la mia agenda. Ma non ho avuto certo bisogno dei miei appunti per redigere il programma elettorale de “L’Ancora per Porto Azzurro” : non faccio parte della generazione del “copia/incolla”, e l’originalità delle nostre idee è facilmente confutabile leggendo contenuti e progetti del nostro programma. E’ per questo che abbiamo deciso di correre da soli, nella speranza – rafforzata dai segnali che riceviamo quotidianamente dagli elettori – che il nostro messaggio ed il nostro linguaggio possano essere apprezzati dai nostri concittadini.
“La legittimità nell’amministrare deve esser il faro di ogni lista che si candida a governare”, dice ancora e giustamente Solforetti nella sua nota, considerazione che condividiamo in pieno. Infatti noi, a differenza di altri, non siamo abituati a prendere scorciatoie, né nel lavoro né tantomeno nella vita privata.
L’ultima battuta è sulla Lega Nord dell’Arcipelago Toscano, forza politica che ha espresso il suo apprezzamento per la Lista Civica “L’Ancora per Porto Azzurro”. A Solforetti, che fa della facile ironia, ricordo che va dato atto ai Consiglieri Regionali e Provinciali di quella forza politica di essere stati gli unici ad andare in visita presso l’Ospedale di Portoferraio per toccare con mano i problemi della sanità elbana e riportarli poi nei rispettivi Consigli. Non mi sembra, invece, di aver sentito alcun richiamo a questo che è il problema più sentito dagli elbani da nessun’altra delle liste in corsa per le amministrative di Porto Azzurro.
Fabio Cecchi