Ben venga l’idea, anche da parte della Regione, di un manifesto per la sicurezza, a cui non solo le strutture ricettive ma anche i ristoranti, i bar, gli stabilimenti balneari, i taxi e chiunque offra servizi ai turisti possa volontariamente iscriversi: un manifesto per dire che, oltre al rispetto dei protocolli nazionali, imprese ed operatori toscani metteranno in pratica, spiegandole e illustrandole, altre iniziative per la massima tranquillità dei propri ospiti e per ridurre così il rischio di possibili contagi da Covid.
La proposta è stata lanciata ieri da Confcommercio e Confersercenti Toscana. La tesi è: nell’era ‘post Covid’ vince, nel mercato turistico, chi offre più garanzia di sicurezza e salute. I trend sulle attuali prenotazioni già lo dimostrerebbero. E ne sono convinti anche in Regione.
“Ci impegniamo infatti – commentano l’assessore al turismo Leonardo Marras e l’assessore alla sanità Simone Bezzini - a lavorarci fin da subito organizzando in un protocollo aperto le azioni coordinate per aggiungere alla qualità dei nostri servizi turistici, già di eccellenza, e dei servizi sanitari, anche trasparenza verso l’ospite di ogni impresa che aderirà: per dimostrare per l’appunto il rispetto delle disposizioni nazionali ma anche quanto la Toscana sia più sicura e in grado di accogliere nel migliore dei modi tutti coloro che qui decideranno di passare le vacanze”. “I servizi sanitari pubblici della Regione – ricordano e sottolineano - sono eccellenze nazionali e chiunque è curato al massimo delle tecnologie e delle professionalità e gratuitamente senza chiedere di esibire alcuna assicurazione”.
Il rilancio del turismo passa proprio dalla capacità di offrire sempre maggiore sicurezza e salute. Un manifesto toscano potrebbe aiutare a non perdere competitività, assieme al progredire della campagna vaccinale che, già da sola, è in grado sicuramente di tranquillizzare chi deciderà di venire in Toscana.