Attraverso mura, palazzi, monumenti, case, piazze,strade, scalinate, chiese, lapidi, biblioteche, pinacoteche, vedute paesaggistiche, giardini, ogni paese, ogni città si svela e informa l’occhio di chi visita e passa.
Per il centro storico di Portoferraio l’arsenale delle Galeazze è un monumento con queste caratteristiche: informa e svela.
E’ uno dei molti che hanno bisogno di un restauro.
Per quello che svela e informa all’occhio dell’osservatore, per le funzioni per le quali è sorto, tale restauro dovrebbe essere un risanamento conservativo sia all’esterno che all’interno.
Non mi pare che questa caratteristiche abbia il progetto da realizzare dentro il monumento storico dell’arsenale della galeazze, vincitore per il centro di interpretazione del santuario dei mammiferi marini Pelagos.
Un monumento di sì rilevanza per la memoria storica di Portoferraio avrebbe dovuto essere destinato a celebrare il passato della città di Cosimo come è stato fatto dentro la Linguella o dentro forte Falcone.
Un passato da far conoscere con l’allestimento al suo interno di un percorso alla conoscenza di Cosmopoli ad elevato impatto emozionale che sarebbe stato unico al mondo.
Chi visita il centro storico di Portoferraio avrebbe potuto trovare proprio in questa zona l’inizio per un percorso di conoscenza.
Partendo infatti dal museo della Linguella dove trova informazioni dalla preistoria fino al periodo romano avrebbe proseguito poi nell’arsenale delle Galeazze col trovare informazioni dopo il periodo romano fino ai giorni nostri.
Tale porta di ingresso alla conoscenza ora è ubicata su in alto dentro il museo al forte Falcone con un percorso che riguarda solo il periodo mediceo e al quale museo si arriva dopo aver già camminato dentro l’intero centro storico senza sapere, senza cognizione.
Marcello Camici