Giacinto Sambuco, titolare del camping Stella Mare di Lacona, è stato eletto coordinatore della Faita elbana.
Nel corso dell’assemblea che lo ha eletto sono stati dibattuti alcuni dei principali temi che attengono all’economia del nostro territorio. La crisi economica europea ed italiana comincia purtroppo a far sentire i suoi effetti anche da noi. Il periodo della Pentecoste, che per i tedeschi è tradizionalmente un periodo di vacanze, ha fatto registrare una certa flessione delle presenze, mentre gli italiani –per i quali, si sa, l’inizio del periodo di vacanze coincide con la chiusura dell’anno scolastico-, preoccupati per la situazione economica, attendono ormai l’ultimo momento per decidersi a prenotare. Comunque, le prospettive, a partire dalla seconda quindicina di giugno e fino ai primi di settembre, sono buone.
Di sicuro ogni azienda, compatibilmente con le proprie dimensioni e le proprie possibilità, ha investito cifre considerevoli per l’attività promozionale, così come ha investito nel miglioramento qualitativo delle strutture e nel cercare di adeguare la propria offerta alle nuove richieste del mercato e alle sempre crescenti esigenze dei clienti. Anche se, spesso, la macchina burocratica, che nel nostro paese è particolarmente complessa, articolata e lenta ha rallentato i progetti innovativi delle imprese.
E’ stata apprezzata la decisione dei comuni di applicare la tassa di sbarco, nonostante il fatto che, in un momento come questo e con un livello di tassazione come quello del nostro paese, in linea di principio l’idea di introdurre nuovi balzelli potrebbe non apparire esaltante. Però la decisione della Regione di cancellare le Apt della Toscana aveva messo l’Elba –e probabilmente anche altre zone turistiche della Toscana- in braghe di tela, senza più un euro da destinare alla promozione. I fondi che saranno raccolti, si parla di circa un milione di euro, dovranno essere destinati principalmente all’attività promozionale, ma anche per servizi essenziali e funzionali al turismo, come quello, ad esempio, del trasporto pubblico su gomma (effettuato con mini bus che colleghino le varie località dell’Elba) che, nella nostra isola, risulta, al momento, assolutamente inadeguato.
Considerato che la qualità del prodotto Elba non dipende esclusivamente da quella dell’offerta turistica, ma anche da tutto ciò che offre il territorio e dal suo stato di cura e manutenzione, tutti hanno manifestato profonda preoccupazione per la condizione di abbandono e degrado che caratterizza, al momento, larghe porzioni del territorio elbano: spiagge sporche, erbacce e pruni che crescono ai lati delle strade e nelle rotonde, strade dissestate, sentieri impercorribili perché ormai del tutto invasi dalla vegetazione, elettrodomestici abbandonati nel bosco o rovesciati nei fossi, ecc.
Per questo, riteniamo doveroso chiedere alle autorità competenti un immediato intervento di bonifica e pulizia, affinché gli sforzi degli operatori, in un momento così difficile, non vengano vanificati da una situazione di degrado ambientale che potrebbe compromettere sensibilmente l’immagine della nostra isola.
Ci rendiamo conto che anche per gli enti pubblici, colpiti dal taglio delle risorse e preoccupati per l’incertezza dei fondi a propria disposizione, il momento non è dei migliori, ma la cura e il rispetto dell’ambiente per un comprensorio, come il nostro, che vive esclusivamente di turismo, rappresenta una vera e propria condizione di sopravvivenza.