Lunga replica di Alessandro Dini, Consigliere Comunale Anziano del Comune di Campo nell'Elba, al Sindaco Segnini
Gentile redazione,
se mi è concesso, da Codesta testata, replicare al Sindaco pro-tempore Segnini, in relazione a quanto apparso nella risposta alle mie istanze, mi trovo costretto a sottolineare le molteplici incongruenze in ciò che è stato esposto. Innanzi tutto l'aver ritenuto di dover affidare ad un esperto del settore le problematiche portuali, indicano l'umiltà di chi deve addivenire ad un risultato non basandosi solo sulle proprie conoscenze tecniche; cosa non molto presente in alcuni membri dell'Amministrazione Campese. Il nocciolo della questione, comunque, è la totale difformità di vedute che esisteva, e ovviamente esiste ancora, tra il Sindaco ed i sottoscritto, su come si dovesse intraprendere la risoluzione di queste problematiche, ed è per questo che, dopo alcune riflessioni, la persona incaricata, cortesemente, declinò l'incarico, ritenendo di non poter ascoltare,quindi mettere in pratica, indicazioni provenienti due campane assolutamente non in sintonia tra loro. Per amor di cronaca, i contrasti iniziarono quando il Sindaco palesò la volontà di consentire l'ormeggio a pagamento sulla banchina della Diga Foranea e solo dopo l'evidenza della normativa vigente, lo Stesso, a fatica, dovette rendersi conto di aver proposto una via non praticabile in mancanza del Piano Regolatore Portuale e delle relative Norme di Attuazione, come da me anticipato. Cosa purtroppo ripetutasi con l'istituzione, nell'Estate 2012, dei parcheggi a pagamento nella parte destra di Piazza Teseo Tesei, dismessi poi nello spazio di un mattino, poichè non consentito porre soste a pagamento sulle aree Demaniali Marittime. Ed è per questo che l'unico documento ufficiale cui si deve fare tutt'ora riferimento, come ho più volte sottolineato, è l'Ordinanza congiunta Comune/ Capitaneria di Porto che disciplina le zone di ormeggio e di transito a terra; il resto è aria fritta. La non affinità di vedute si rese successivamente più evidente, quando presentai la richiesta, ovviamente contrastata, di predisporre la presenza nell'Area Portuale di persona qualificante l'immagine dell'Amministrazione e del Paese tutto. Si sarebbero cosi eliminate figure inopportune che disponevano a proprio piacimento, non si sa bene a che titolo,dell' ormeggio a banchina sulla Diga Foranea, mostrando all'esterno una qualità dell'offerta del settore nautico a dir poco penosa. Situazione, questa, più volte da me evidenziata al Sindaco, attraverso segnalazioni scritte, facilmente reperibili a Protocollo Comunale, pregandolo di far intervenire la Polizia Municipale per evitare questo mercanteggio inopportuno. Richiesta anche questa puntualmente disattesa. Così come si trovavano mille difficoltà per destinare ai mezzi da lavoro degli Operatori della Pesca Professionale spazi dedicati sulla Diga Foranea, mentre nel contempo si provvedeva a riservare la Piazzetta degli Eroi, laterale al Palazzo Comunale, alla sosta delle auto di proprietà dei Residenti in Via Roma, quando la stessa era da destinarsi al parcheggio orario per agevolare il commercio. Fu inoltre richiesto di vigilare sul rispetto dei vincoli e delle dimensioni delle imbarcazioni nelle zone di ormeggio con puntuale disinteresse di chi era deputato a ciò. Evidentemente il Sindaco era talmente affaccendato a preparare il bando per istituire il punto di sorveglianza della balneazione nella spiaggia libera ad un costo di 17,000 euro circa, coperto fino a quel momento, gratuitamente dal Punto Azzurro n°1, da non poter prestare ascolto alle mie segnalazioni. 17.000 euro, quanti ne sarebbero occorsi per consentire la presenza della persona qualificata sul Porto ma, mentre per questo fondamentale, a mio avviso, servizio, non si è riusciti a reperire un centesimo, si pagava ciò che poteva essere gestito gratuitamente, con conseguente esborso per le casse Comunali. Questione di punti di vista. Per non parlare dell'incarico da 30.000 euro, senza averne avuto neanche comunicazione, a chi, scoprendo l'acqua calda, ha certificato che le problematiche dell'arenile ed il conseguente insabbiamento del Porto derivino dall'allungamento della Diga Foranea, con tanto di relazione descrittiva,(ed ipotesi alternative fantasiose), giudicata dallo stesso Sindaco deludente. Inoltre, mentre in Piazza della Salata si tramutava una concessione, da alaggio ad ormeggio, ed ad un'altra si permetteva l'ormeggio delle imbarcazioni in contiguità, con conseguente irritazione degli Organi Competenti, la mia richiesta di provvedere al diporto residenziale, attraverso concessione apposita,veniva combattuta in maniera inspiegabile, ricevendo assoluto diniego a questa possibilità, che segnerebbe il punto di svolta per i diportisti Campesi dopo decenni di sofferenza per le proprie imbarcazioni. Infine,ma solo per ragioni di spazio, come non ricordare che l'Assessore ai Lavori Pubblici abbia ritenuto di procedere autonomamente al progetto per l'escavo del Marzo 2011 senza neanche prendere in considerazione l'ipotesi di un sereno confronto col sottoscritto, per valutare le problematiche esistenti, con il pessimo risultato che al tempo ognuno di noi ha potuto constatare. Non si comprendono dunque i motivi per i quali non si sia voluto provvedere, in questi quattro anni al rilascio in via provvisoria, come per altre situazioni in essere, di quanto richiesto. Le contorsioni burocratiche infatti non giustificano tale atteggiamento che in altre situazioni è stato ben più comprensivo, con tappi di champagne che volavano come coriandoli. Purtroppo quello che appare chiaro è che in quattro anni di mandato il Sindaco non ha voluto muover un dito nei confronti della diportistica Campese, pur avendo l'Ufficio Tecnico a disposizione per trovare la soluzione appropriata al problema, ed ora per evitare un naufragio evidente cerca goffamente di passare la palla alla Nuova Autorità Portuale che comunque vedrà tra i suoi componenti il Sindaco stesso, con decisioni che volteggiano come condor sulla nautica residenziale Campese. Entrando poi nei particolari del dopo alluvione, che ha visto i Campesi rimboccarsi le maniche ed attingere solamente dai propri conti correnti per riparare i danni subiti, senza che nessuno dell'Amministrazione, dopo i primi momenti di ovvio smarrimento, si sia degnato di portare almeno un saluto od un gesto di solidarietà, specialmente alle attività commerciali che hanno subito danni ingenti, in particolar modo nel Centro Storico, sorge spontaneo sottolineare che ad oggi, nonostante molte chiacchiere e progetti sulla carta , i Fossi degli Alzi e del Bovalico siano nelle condizioni in cui si trovavano nel pre-alluvione, per cui le dichiarazioni di soddisfazione, se fossi il Sindaco, le lascerei ad altra data. Mi rincuora comunque che si sia presa finalmente in considerazione,- contraddicendo gli intendimenti del Sindaco, forse perchè i tecnici sono giunti a certificare l'ovvio, come ho sempre sostenuto nei miei interventi e come sempre, contrastato,ri-ovviamente, dal Sindaco e dall'Assessore ai lavori Pubblici,- la necessità di dividere la zona balneare da quella Nautica per salvaguardare l'arenile e per consentire ai bagnanti di usufruirne pienamente senza dover prender il bagno tra le imbarcazioni. Quindi non risulterà sorprendente che, pur avendo un progetto preliminare approvato e pagato per la realizzazione del prolungamento dell'argine destro della Foce del Fosso degli Alzi, il Sindaco non ne abbia tenuto conto, rimandando, come spesso Gli accade,( vedi gestioni associate) la realizzazione ad altri. Per quanto riguarda poi il fatto che avrebbe del miracoloso porre in essere tutte quelle iniziative attese da decenni, mi permetto di affermare che forse quest'anarchia si poteva già eliminare dopo la prima estate di governo dell'attuale Amministrazione. Che il Sindaco forse non abbia voluto? Mi pare che la risposta stia nella domanda, poichè demanda, anche in questo caso all'Aurtorità Portuale, il"Compito di "presentare suggerimenti, interventi di miglioramento e proposte organizzative e regolamentari". Forse, come chiedeva Alessandro Dini, bastava far rispettare quello che prevede la sopracitata Ordinanza e molte di queste problematiche sarebbero automaticamente venute meno; quindi pare evidente non sia stato io l'inconcludente, ma chi non si è adoperato pienamente per soddisfare queste richieste !!! Probabilmente quando parla di differenze tra i risultati, tutti da verificare, che saranno ottenuti col tempo, il Sindaco si dimentica, forse volutamente, di sottolineare che la delega ai Lavori Pubblici, anche per quanto riguarda l'Area Portuale, non era di mia pertinenza e chi è delegato a ciò mai ha voluto partecipare il sottoscritto e neanche altri assessori e consiglieri per la verità, di ciò che era in via di definizione. Su tutte, la progettazione, in gran segreto, nell'estate del 2010 del prolungamento di 40 metri della muraglia della Diga Foranea,forse per ripararsi dal vento, proposta da Carpinacci, che fortunatamente sventai in una concitata Giunta Comunale, con l'apporto del Vicesindaco che con cognizione si oppose fermamente al progetto. Per non dire delle espressioni di stizza del Sindaco, quando, nella riunione tecnica del 6 luglio 2011,presso gli uffici della Regione Toscana a Firenze, l'Ingegner Fabrizio Morelli, oggi Segretario della Port Autority , cui strappai anche una mezza promessa di partecipare all'opera,consigliò di presentare un progetto con oggetto "contrasto dell'erosione costiera"cofinanziato dalla Provincia, per combattere l'insabbiamento del Porto, posizionando in questo modo il molo di sottoflutto sulla posizione della corsia di lancio delle imbarcazioni a vela del "Club del Mare". Ipotesi questa più volte proposta da me in Giunta e costantemente ostacolata dal Sindaco. Ovviamente, ed in questo sono d'accordo con il Sindaco, si può sempre fare di più e meglio come si può notare dalla bizzarra riqualificazione di Piazza Dante, che pare piacere solo ai componenti dell'Amministrazione o come Piazzetta Torino che è divenuta un labirinto o meglio un'aiuola con dentro una piazza, con spazi di transito irrisori. Per operare meglio, per quanto mi riguarda, sarebbe bastato non dover attraversare percorsi di guerra, predisposti ad hoc, per cambiare una lampadina o per comprare una panchina, quando ad altri venivano concesse praterie in discesa. Proprio per questo ritengo pretestuose le accuse, scientemente portate al mio operato che, contrariamente a quanto dichiara il Primo Cittadino Campese, è stato apprezzato dalla popolazione e tutti hanno potuto constatarne i risultati, nonostante le difficoltà nelle quali ero costretto ad operare.In ultimo, proprio per rimarcare quale sia in concreto la distanza tra la visione odierna dell'offerta che quest'Amministrazione intende e quella che invece dovrebbe dare alla popolazione residente, come agli Ospiti, e che molte volte ho cercato di proporre al Sindaco,vorrei pregare qualche cittadino di buona volontà di recarsi nei bagni pubblici sulla Diga Foranea a constatare di persona cosa intenda il Sindaco quando parla di un assetto decoroso ai servizi igienici, così da suggellare la Sua autocelebrazione di quanto fatto in questi 4 anni di mandato Amministrativo. Pertanto,parrebbe più opportuno colpevolizzare se Stesso, più che gli altri, come Sua abitudine, quando parla di magri risultati ottenuti, visto il Suo potere assoluto in seno all'Amministrazione. Ringrazio comunque il Sindaco pro-tempore, che con la Sua risposta, intrisa della rituale protervia verso le mie richieste, mi ha permesso di confutare interamente la Sua posizione rispetto agli argomenti trattati che, come evidenziato, non ha fondamento alcuno e, rigettandola in toto, sottolineo, ancora una volta, di essere stato sempre e solo intento a cercare di riportare quella qualità che Marina di Campo e tutto il territorio Campese meritano. Quando Lui dimostrerà di aver avuto la stessa disponibilità nei confronti dei Campesi, ripassi.
Alessandro Dini
Consigliere Comunale Anziano
Comune di Campo nell'Elba