“Ho letto con interesse il commento del Vicepresidente del Consiglio Regionale Giuliano Fedeli (Elbareport del 14_6_2013 http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/4954-pianosa-coniugare-tutela-dellambiente-e-promozione-turistica ) sull’ipotesi di allocare sull’isola di Pianosa 40 detenuti in regime di semilibertà e la sua riflessione politica complessiva sul futuro dell’isola. Sono d’accordo con lui e lo ringrazio per aver sottolineato la necessità “di valorizzare e promuovere la fruibilità del paesaggio meraviglioso da parte di un turismo di qualità” di un Isola splendida come Pianosa, il cui mare rimane il più ricco di biodiversità tra le aree marine tutelate in Italia.
Il degrado più che alla parte naturalistica, in effetti, attiene alla parte immobiliare e come tutti sanno gli immobili abbandonati sono in mano a vario titolo a istituzioni diverse con rapporti complicati e spesso non chiariti, a partire dalla chiusura del carcere in poi. L’unico immobile in concessione demaniale al Parco attualmente è quello detto “Villa Literno” ed è stato sistemato e arredato. L’edificio ha ottenuto con grandi difficoltà i permessi dalla Soprintendenza per il suo restauro e per un sistema di fitodepurazione a norma di legge. Il 29 giugno prossimo l’immobile finalmente completato, sarà inaugurato e aperto come Casa del Parco di Pianosa e arricchito con un mostra di reperti archeologici interessantissimi aperta fino a Ottobre 2013. Altra novità, sarà aperta a luglio la fruizione subacquea con alcune boe per i diving.
L’Isola di Pianosa non è chiusa. Il Parco, dopo la chiusura del regime carcerario ha finalmente riaperto la fruizione naturalistica promuovendone la visita con guide esperte, organizzando eventi, escursioni, iniziative di volontariato per pulizie della costa, ( la più riuscita come Mille Mani per Pianosa nel 2007), o il Festival del Camminare, appuntamento annuale che da 4 anni organizza escursioni anche a Pianosa con guide gratuite.
L'Ente ha sempre autorizzato film e servizi fotografici sull’isola, allo stesso tempo promosso ricerca, monitoraggi, sperimentazione scientifica ed educazione ambientale con le scuole. Dal 2012 esiste anche un collegamento giornaliero dedicato che si aggiunge al collegamento settimanale della Toremar. Ed è stata accordata, Piano del Parco permettendo, la realizzazione di una piccola struttura ricettiva gestita da una cooperativa sociale. Pianosa insomma è gia’ orientata ad essere un modello di sviluppo sostenibile su cui lavorano insieme Parco e istituzioni, ambientalisti, naturalisti e forze dell’ordine per il controllo e la tutela dell’ambiente da una parte e guide ambientali escursionistiche, scuola, agenzie di viaggio, diving, produzioni cinefotografiche, ecc..dall’altra. Gli uni sono legati agli altri: il vincolo accettato e motivato diventa opportunità di sviluppo. Certo si può fare sempre meglio e l'impegno in questo sarà sempre alto. Purtroppo sul degrado immobiliare il Parco può solo fare il tifo…
Giampiero Sammuri