In relazione all’intervento apparso ieri (mercoledi 19 giugno) a firma della insegnante Parlanti e del sottoscritto sulle problematiche sorte tra scuola e Comune nell’organizzazione dello spettacolo UNICEF, ritengo necessario fare alcune precisazioni. Per prima cosa, per amore di verità, va detto che ho messo la mia firma sul testo scritto dalla mia collega perché svolgo, nell’ ambito scolastico, la funzione di intermediario tra istituto e Comune per eventi e manifestazioni varie. Ho ritenuto quindi mio dovere formale , oltre che affettivo nei confronti della insegnante Parlanti, fortemente amareggiata dal corso degli avvenimenti, mettere la mia firma accanto alla sua. Devo dire però che, ad una più attenta rilettura da parte mia, ho potuto constatare talune parti del testo francamente non condivisibili. Ad esempio il fatto di citare come Oracoli di Delfi persone in cerca solo di visibilità politica, prontissime a cogliere al balzo qualunque occasione per intervenire, fosse pure una festa UNICEF di cui sanno meno di nulla. In secondo luogo mi pare immeritata la critica all’ Assessore Jessica Muti, sempre volonterosa e presente, alla quale si può ascrivere l’ unico torto di dover continuamente organizzare le nozze non disponendo neppure dei fichi secchi, tanto per riassumere scherzosamente la tragedia di una situazione Comunale in cui la frase “Non ci sono i soldi.” è divenuta l’ unica immutabile certezza.
Pierluigi Amore