Nell'intervento di Danilo Alessi, che Elbareport ha pubblicato ieri, venerdì 8 ottobre, ben si riassumeva come la politica di 50 anni fa, mediata da Partiti radicati nei territori, fosse strumento di effettiva partecipazione (anche se prevalentemente maschile almeno a stare alle foto) lá dove si decidevano concretamente le cose da fare e come farle: il Comune, che in tal modo onorava lo stesso proprio nome.
I decenni trascorsi hanno ovviamente cambiato tutto e le storiche forme di partecipazione alla vita pubblica sono forse improponibili con le modalità di un tempo. Resta il valore della partecipazione alle scelte come rafforzativo del rapporto Cittadini - Istituzioni, della democrazia tout-court.
Lo stesso programma di Cosmopoli Rinasce, tarda primavera 2019, riportava: "..istituire assemblee permanenti per tutti temi che riguardano il governo del territorio, coordinate dagli Amministratori, che vedranno coinvolti cittadini, Associazioni, Enti territoriali..Una NUOVA MODALITÁ DI CONFRONTO, DIALOGO E PARTECIPAZIONE ATTIVA....per essere protagonisti delle dinamiche della nostra città...".
Ora é sotto gli occhi di tutti, al netto degli impedimenti da Covid, quale sia stato il grado di realizzazione fin qui realizzato di tale modalità partecipativa sui temi (in sé una possibile evoluzione di quella anni '70).
Sorge il dubbio che vengano interpretate come 'partecipazione' le decine di incontri ai quali partecipano gli Amministratori, con gli altri Comuni o Enti, con singoli cittadini e gruppi che pongono legittimamente le loro questioni: questa é ordinaria amministrazione. Governare invece significa, a nostro parere, fare scelte discusse a fondo con tutti gli interessati, ascoltando pubblicamente la città con la quale ci si é impegnati a fare "UN PATTO" recuperando i rapporti tra le Istituzioni e il tessuto sociale" (sempre dal programma elettorale di Cosmopoli Rinasce).
CR