In riferimento a quanto apparso sulla stampa a proposito della posizione del PD sulla proposta di Piombino quale porto idoneo e, per questo, adattabile ad accogliere il relitto della nave da crociera Concordia, mi preme precisare che tale posizione corrisponde unitariamente a tutto il partito, nazionale e regionale, come più volte espressa dai massimi dirigenti, da Fassina a Bersani ed alla stessa Vicecapogruppo della Camera, On. Velo. Posizione correttamente e oggettivamente motivata dal fatto che il porto di Piombino rappresenta il porto più vicino al relitto e, per questa fondamentale ragione, riduce i notevoli rischi di danno ambientale naturalistico e marino che un viaggio di lunga distanza, collegato ad altri porti nazionali, potrebbe comportare. Il recente decreto governativo conferendo al sito siderurgico di Piombino lo status di crisi industriale complessa al pari di Taranto destina circa 160 milioni di euro che potranno dotare il porto di ulteriori infrastrutture viarie e portuali che ne aumenteranno l'accessibilità da terra con il completamento della 398 e da mare per grandi navi con nuovo banchinaggio, draggaggio a -20 e retro porto. E' altrettanto importante che tutta l'operazione, dal ripristino del galleggiamento della grande nave, al viaggio in navigazione, allo smantellamento e rottamazione del relitto, proprio perché il porto di Piombino è prospiciente il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e il cosìdetto Santuario dei Cetacei, area di alto pregio e valore marino e biologico, dovrà realizzarsi nella massima sicurezza e garanzia.
Questa d'altronde è la posizione espressa in varie occasioni dal MM.AA. e riconosciuta nei suoi aspetti operativi fattibili dalla stessa Protezione Civile. Altre posizioni pubblicamente espresse da singoli Parlamentari del PD, ipotizzando altri porti comunque più distanti di Piombino, corrispondono ad interessi particolari dei territori da loro rappresentati e motivati più da ragioni elettoralistiche che da oggettive constatazioni di merito.
Pino Coluccia