E’ singolare veder riapparire ogni tanto sulla stampa la lista Zini con delle interrogazioni che dovranno essere discusse - ed alle quali risponderemo puntualmente - nella sede naturale del consiglio comunale, ma che vengono usate dai loro sottoscrittori per dare ai cittadini segnali di rinascita politica. Verrebbe da chiedere cosa ha fatto Cosmopoli Rinasce nella passata legislatura, anche se - nel caso specifico delle ultime due interpellanze - la risposta è facile: niente, sia per il Grigolo, con una serie infinita di non risposte senza affrontare i problemi reali, sia per gli impianti sportivi, che sono in queste condizioni per come li abbiamo ereditati, con le convenzioni per la loro gestione lasciate scadere e non rinnovate ben prima della fine della legislatura.
Senza aspettare altre interpellanze di questo genere, diciamo - anche a loro, ma soprattutto alla cittadinanza - che siamo stufi di farci prendere in giro da chi ha ridotto Portoferraio in queste condizioni, mentre quotidianamente lavoriamo a tempo pieno per uscire dalle emergenze che abbiamo ereditato entrando a Palazzo della Biscotteria.
E’ anche una questione di senso civico: vorremmo essere lasciati lavorare in pace, senza assistere al gioco delle parti di chi, scimmiottando la politica nazionale, mette in scena periodicamente interpellanze e mozioni accusando chi si trova in condizioni critiche per le conseguenze ereditate dalla incapacità dei propri accusatori. Scuole che cadono a pezzi, strade disastrate, convenzioni scadute, fornitori non pagati, lavori progettati e mai iniziati, pianificazione urbanistica non completata lasciando bloccata l’edilizia pubblica, case popolari ingestibili, uffici sguarniti, personale non motivato. E’ un elenco infinito, potremmo continuare. E non parliamo del bilancio, la madre di tutti i problemi, che ci ha impedito e tuttora ci impedisce - speriamo ancora per poco - di mettere in atto le nostre idee per il futuro della città.
Questa amministrazione, che si è trovata in questa emergenza fin dal primo giorno, sta lavorando per ricostruire un sistema operativo in grado di risollevare Portoferraio dall’inerzia e dal degrado in cui è caduta. E, in tutta onestà, si deve guardare anche più indietro degli ultimi cinque anni. Bisogna dare risposte ai cittadini che quotidianamente ci riportano all’attenzione problemi da risolvere, anche se la situazione è talmente compromessa che ci vorranno anni per rimetterla in sesto. Noi lo stiamo facendo, mettendoci ogni giorno la faccia e l’impegno necessario. E non ci fermeremo davanti al teatrino della politica.