Come già evidenziato nei mesi precedenti, l’Azienda USL Toscana nord ovest si è posizionata al primo posto tra le Aziende sanitarie territoriali della Regione Toscana nella speciale classifica, predisposta dal Laboratorio MeS della Scuola S. Anna di Pisa, sulla valutazione delle performance con il punteggio complessivo di 76.30 su 100.
Il sistema di valutazione, così come riportato nella delibera regionale 800 del 2 agosto scorso, ha verificato il raggiungimento degli obiettivi assegnati a ciascuna Azienda relativi all’anno 2019 evidenziando come nella maggior parte dei casi l’Asl Toscana nord ovest abbia migliorato i propri risultati arrivando a superare il traguardo fissato.
Nel report, elaborato dal MeS secondo il sistema ormai collaudato dei bersagli, spiccano i buoni risultati raggiunti nell’ambito di Livorno nel 2019 e confermati anche nel corso del 2020, nonostante la pandemia Covid.
Nella valutazione che fa il MeS sui principali indicatori, rispetto sia all’obiettivo assegnato che all’andamento del trend, per la Versilia i riscontri sono in generale positivi, sia per il territorio che per l’ospedale, con alcune limitate aree in cui è necessario attuare azioni di miglioramento.
Ecco i principali indicatori 2020
Per l’ospedale di Livorno si posizionano nella fascia contrassegnata dal colore verde scuro, corrispondente ad una valutazione ottima, ben 10 indicatori tra i quali: le fratture di femore operate entro due giorni (5, il massimo), la percentuale delle resezioni di colon in laparoscopia (5), i volumi degli interventi per il tumore della mammella (ancora 5), i ricoveri da Pronto Soccorso in Chirurgia (4,85), gli interventi conservativi per il tumore alla mammella (4,27), i re-ingressi in Pronto Soccorso (4,16), le donazioni di organi e tessuti (4,05) e le colecistectomie in laparoscopia in un giorno (4,05).
Bene inoltre, in quanto caratterizzati nel bersaglio dal colore verde, indicatori come la percentuale di ricoveri ripetuti nei 6 mesi per la chirurgia della colonna (3,79), il rispetto dei tempi per la chirurgia oncologica (3,68), le episiotomie in Ginecologia (3,66), i parti cesarei (3,48), le terapie post infarto, la percentuale di re-intervento a 30 giorni per il tumore al colon (3,31) e l'indice di performance di degenza media (IPDM) per i ricoveri programmati (3,26).
Meno bene la dispersione per tumore della prostata (0,04), contrassegnata dal colore rosso nel bersaglio, problema comunque generale e non legato al singolo territorio.
Risultati ottimi (fascia verde scuro) all’ospedale di Cecina per la percentuale delle resezioni di colon in laparoscopia (4,73) e i ricoveri da Pronto Soccorso in Chirurgia (4).
Bene anche le fratture di femore operate entro due giorni (3,11).
Da migliorare (fascia arancione) l'indice di performance di degenza media (IPDM) per i ricoveri medici (1,97).
L’ospedale di Piombino si segnala (in verde scuro) per le diagnosi e gli interventi per le fratture di femore (4,62), per i dimessi dopo una permanenza in Pronto Soccorso inferiore alle 6 ore (4,44), per le colecistectomie laparoscopiche a un giorno (4,19).
Bene (in verde nel bersaglio) l'indice di performance di degenza media (IPDM) per i ricoveri medici (3,73), la donazione di organi e tessuti (3,30), le dimissioni volontarie (3,20) e i ricoveri da Pronto Soccorso in Chirurgia (3,02).
Non ci sono da segnalare indicatori in rosso o in arancione.
Risultati ottimi (verde scuro) all’ospedale di Portoferraio per i re-ingressi in Pronto Soccorso (4,04).
Buono anche il livello raggiunto (verde) dalle episiotomie in Ginecologia (3,83), dall’osservatorio PREMs - cioè l’indagine di esperienza del servizio di ricovero ordinario (3,11) e dall'indice di performance di degenza media - IPDM per i ricoveri medici (3.03).
Da migliorare l'indice di performance di degenza media - IPDM per i ricoveri programmati (0).
Per la parte territoriale, nella zona distretto Livornese ha ricevuto un’ottima valutazione l’assistenza residenziale (5).
Buona la valutazione per il monitoraggio sui tempi d’attesa del Piano regionale governo liste d’attesa (4,85), considerando però la riduzione dei volumi delle prestazioni a causa dell’emergenza Covid, per le visite e follow-up (3,85), per le cure palliative (3.78), per il sistema 118 (3,69), per il percorso ictus (3,31).
Non ci sono indicatori in fascia rossa, ma da migliorare l’appropriatezza farmaceutica (1,12).
Anche nella zona distretto delle Valli Etrusche risultati molto positivi (fascia verde scuro) per assistenza residenziale (5) e monitoraggio sui tempi d’attesa del Piano regionale governo liste d’attesa (4,62), sempre tenendo presente la riduzione nel 2020 dei volumi delle prestazioni a causa dell’emergenza Covid.
Bene (fascia verde) anche sanità d’iniziativa (3,99), settore materno infantile – assistenza territoriale (3,69), visite e follow-up (3,59), appropriatezza diagnostica (3,30), percorso ictus (3,14), RSA (3,10).
Da migliorare la salute mentale territoriale (0,88).
Nella zona distretto dell’Elba si posizionano nella fascia contrassegnata dal colore verde scuro, l’assistenza residenziale (4,96), la sanità d’iniziativa (4,89) e il monitoraggio sui tempi d’attesa del Piano regionale governo liste d’attesa (4,83), pur considerando la riduzione dei volumi delle prestazioni per l’emergenza Covid.
In fascia verde RSA (3,99), appropriatezza diagnostica (3,96), cure palliative (3,77) e percorso ictus (3,11).
Da migliorare, ma in fascia arancione, l’appropriatezza farmaceutica (1,80).
Da ribadire, comunque, che i risultati del 2020 sono da leggere in ottica Covid, sia in positivo che in negativo, in quanto i miglioramenti o i peggioramenti sono spesso da ricondurre al contesto della pandemia. Basti pensare che, in particolare nella prima fase del lockdown, l’invito alla popolazione era di evitare il più possibile l’accesso alle strutture sanitarie.
“La valutazione delle performance, con la conseguente verifica dei risultati conseguiti dal sistema – spiega il direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – rappresenta in sanità una fase necessaria per orientare le strategie, capire la loro efficacia e valutare eventuali correttivi. Si tratta però anche uno strumento importante su cui impostare un processo di comunicazione trasparente con i cittadini. Per questo siamo ancora più soddisfatti dei risultati ottenuti nell’ambito territoriale di Livorno.
La pandemia nel 2020 ha cambiato tutte le modalità di erogazione dei servizi, che indubbiamente hanno risposto bene all’emergenza Covid, ma adesso è iniziata una fase nuova in cui ci stiamo riorganizzando in maniera diversa rispetto a prima. Per alcune attività ci sono problematiche innegabili e siamo consapevoli del fatto che c’è davvero tanto lavoro da fare: penso in particolare alle liste d’attesa ambulatoriali e chirurgiche, per le quali abbiamo un piano straordinario di smaltimento.
Come emerge dal bersaglio del MeS, persistono altre aree da presidiare meglio e, in questi specifici settori, la nostra Azienda è impegnata in percorsi di confronto interno e di rimodulazione, per rendere il sistema sempre più efficace ed efficiente, oltre che pienamente sostenibile.
Ringrazio ancora tutto il nostro personale per la disponibilità e la professionalità, a maggior ragione durante questa pandemia, che ci ha costretti a cambiare interamente il nostro modo di fare sanità”.