In risposta alle recenti comunicazioni dell’Autorità Idrica Toscana (AIT), tanto trionfalistiche, quanto imprecise, la Fondazione Elba, la sezione Arcipelago Toscano di Italia Nostra e il Comitato per la difesa di Lido e Mola annunciano la sigla di un accordo contro la realizzazione del dissalatore a Mola, affiancando così il Comune di Capoliveri.
I tre protagonisti dell’iniziativa, consapevoli che sia comunque necessario affrontare l’emergenza idrica dell’Elba, hanno deciso di implementare questa sinergia per creare un’unica piattaforma di lavoro, finalizzata alla proposta di spostare il progetto sulla terra ferma, al servizio di tutto il comprensorio, trovando una location in grado di evitare rischi ambientali.
La decisione nasce dalla certezza che attraverso questa soluzione sia possibile avere tutta una serie di vantaggi economici, dalla semplicità della logistica, alla possibilità di attingere a manodopera specializzata e a strutture esistenti e non più utilizzate.
Senza dimenticare che la possibilità di usufruire di ampi spazi, permetterà, oltre che una modularità dell’impianto, anche la possibilità di sviluppare nuove imprese per il recupero e la commercializzazione del sale, senza pertanto provocare danni al mare con lo scarico della salamoia.
Il Comitato per la difesa di Lido e Mola sarà il capofila e il collettore dell’iniziativa di cui a breve sarà definito e comunicato all’opinione pubblica un preciso piano di azione.
Gli attori succitati si impegnano a dare continuità a tale approccio con tutti i mezzi democratici e nel rispetto delle regole civili, finché non ci si renderà conto che il progetto del dissalatore di Mola non può essere portato avanti contro la volontà della stragrande maggioranza degli abitanti dell’isola.
Comitato per la difesa di Lido e Mola