Si è concluso il summit sul G20 a Roma con un notevole successo di immagine per il presidente del Consiglio Mario Draghi e per l’Italia. Tutto si è svolto nel migliore dei modi. I grandi della terra hanno vissuto due giorni in una splendida cornice che solo la Roma ottombrina sa donare.
Gli incontri si sono svolti nella nuvola di Fuksas all’Eur, accompagnati dalle manifestazioni di protesta tenute in città, entrambe perfette, dimostrando che è possibile fare sentire la propria voce di dissenso in maniera civile e democratica. L’Italia rispettosa dei diritti e delle libertà delle persone ne è uscita ottimamente.
Roma ancora una volta nella storia è l’ombelico del mondo, elemento centrale e propulsivo di rinascita nel dopo pandemia di Covid-19. Tale ruolo lo gioca grazie alla Santa Romana Chiesa, e di un pontefice illuminato e proiettato a pieno titolo a dettare i nuovi paradigmi dell’era post-pandemia con l’enciclica “LAUDATO SI” sulla cura della casa comune.
Unica nota dolente l’assenza della Cina e della Russia, che si cono collegati da remoto. Gli assenti hanno sempre torto, si pongono automaticamente ai margini del un nuovo mondo multilaterale uscito dal summit romano, come se il loro benessere economico fosse autoreferenziale e non dipendesse dal commercio internazionale e dalla interconnessione del mondo.
Il messaggio che si è propagato dal G20 di Roma verso il resto del mondo si riassume in tre parole: people, planet, prosperity:
People: stiamo lentamente uscendo da una pandemia che ha inflitto un duro colpo ai cittadini di tutte le parti del mondo. Il G20 ha il dovere di guidare una ripresa che, partendo dalla risposta all’attuale crisi, guardi oltre e contribuisca a dare forma ad una società globale più giusta, inclusiva, sostenibile e resiliente. L’unico modo per farlo è rimettere la persona al centro delle azioni politiche, multilaterali e nazionali.
Planet: le sfide da affrontare sono molte e il G20 di Roma detiene una grande responsabilità nel guidare la comunità internazionale verso soluzioni concrete e durevoli. E’ necessario avviare una transizione concreta verso economie “verdi”, sfruttando le energie rinnovabili e muovendosi verso città moderne e “intelligenti”, che sono fra le priorità, fornire risposte concrete alle esigenze del pianeta è una condizione ineludibile per il benessere comune, la pace e la sicurezza internazionale.
Prosperity: l’intero pianeta sta affrontando la peggiore crisi economica dell’ultimo secolo. Le 20 economie più importanti del mondo sono chiamate a collaborare per favorire il ritorno alla prosperità. La digitalizzazione deve divenire un’opportunità per tutti.
Questo significa anzitutto ridurre il divario digitale, sia sotto il profilo infrastrutturale, garantendo l’accesso ad internet per tutti, sia a livello di competenze, favorendo un’adeguata e diffusa alfabetizzazione e formazione digitale.
In conclusione, possiamo dire che il G20 di Roma è stato un grande successo per l’Italia e ha proiettato il nostro presidente del Consiglio Mario Draghi a guidare il pianeta per uscire dalla pandemia di Covid-19.
Enzo Sossi