Il 14 novembre i Sindaci ebbero un incontro con le Compagnie di navigazione e, in video conferenza, con il …”solerte” Assessore regionale ai trasporti Baccelli. Chiesero alla Regione di assicurare il recupero di due corse improvvisamente cancellate da Moby (quelle in partenza da Portoferraio la mattina alle 6,30 e la sera da Piombino alle 20,30) e la conferma delle tariffe agevolate per determinate categorie di utenti. L’Assessore si riservò di valutare e analizzare le richieste e di “convocare quanto prima un Comitato tecnico di gestione Toremar per uno studio di fattibilità”, quasi si trattasse di impreviste e complicate novità.
Sembrava che tutto potesse andare per il meglio. I Sindaci si dichiararono soddisfatti delle assicurazioni ricevute a tal punto da ritenere inopportuna la loro presenza ad una contemporanea manifestazione di cittadini sul porto.
Sono passati più di due mesi da quel 14 novembre ma le assicurazioni sono rimaste tali, le promesse sono ancora promesse. E d’altra parte come era possibile aspettarsi dall’Assessore regionale e dai suoi Uffici una rapida soluzione quando, per espletare la gara e stipulare il contratto che dovrà garantirci, nei prossimi 11/12 anni i collegamenti con il continente, hanno avuto bisogno di prorogare per due anni il contratto scaduto alla fine del 2023?
Di fronte a questo incredibile comportamento della Regione nella gestione di un servizio di vitale importanza i Sindaci hanno giustamente deciso, in questi giorni, di rompere il silenzio e di uscire con un comunicato che appare però molto delicato, decisamente morbido. Sembra quasi che abbiano il timore di urtare la suscettibilità di qualcuno.
Dopo aver dovuto constatare che il tempo è passato inutilmente e che sono aumentati “i disagi e le conseguenti lamentele” dei cittadini non danno voce, come sarebbe stato naturale aspettarsi, ad una vibrata protesta, non chiedono con fermezza alla Regione e alle Compagnie di navigazione di incontrarsi ancora per trovare una positiva soluzione, ma si limitano a rivolgere solo un “garbato” INVITO a promuovere un nuovo incontro che sia POSSIBILMENTE risolutivo! Sembra che dicano: per favore, se ci riuscite, accontentateci. Come se le due corse aggiuntive e le tariffe agevolate fossero da considerarsi regalie!
Il Sindaco di Portoferraio il 17 novembre assicurò che, se non fossero state accolte rapidamente le richieste fatte, i Sindaci, tutti insieme, avrebbero senz’altro manifestato in prima fila a Firenze con le loro fasce tricolori e i loro gonfaloni.
Dopo due mesi passati invano, non sarebbe stato il caso di pensare seriamente ad una protesta nel capoluogo toscano, con sosta davanti alla sede della Giunta regionale?
Temo purtroppo che i giochi siano fatti. Alle Compagnie, tutte in mano ai privati, interessa solo il profitto e conviene quindi arrivare fino alla fine del mese di marzo senza muovere foglia. Dopo, quando il mercato inizierà ad essere generoso, si vedrà! Per la Regione l’attuale peggioramento del servizio invernale sembra non esistere. Anzi i nostri governanti regionali ritengono che tutto sommato le cose vadano bene. Ed infatti, dopo aver raggiunto l’accordo con Toremar per la seconda proroga del contratto scaduto, il Presidente Giani e l’Assessore Baccelli hanno affermato su Toscana Notizie del 20 dicembre che “L’accordo è il frutto di numerosi incontri con i Sindaci e del recepimento delle loro richieste nell’interesse di abitanti e turisti...la soluzione adottata per la linea A2... mira a venire incontro alle richieste dei Sindaci elbani, cerca di non lasciare buchi nel corso della giornata, di tenere conto delle esigenze dei pendolari…..”.
L’Assessore, in particolare, ci aveva fatto sapere ancor prima, con un suo comunicato del 4 dicembre, che “il mercato non è più in grado di effettuare certe corse” (in altre parole l’Assessore “comprende” che la Moby non può più garantire le corse delle 6,30 da Portoferraio e delle 20,30 da Piombino perché non redditizie nel periodo invernale) e che comunque gli Uffici regionali stavano studiando “possibili modifiche in grado di contenere le conseguenze negative“ della loro soppressione.
Purtroppo, nonostante l’impegno profuso dagli Uffici (sarà vero?), ad oggi, nulla è cambiato. E può darsi che nulla cambi anche nei prossimi inverni. Tra le corse definitivamente soppresse per ragioni economiche e quelle annualmente programmate ma abbastanza spesso cancellate per “misteriosi” motivi sarà sempre più problematico attraversare il canale nella stagione invernale.
Penso che ci dovremo abituare! Anche perché nessuno fa i conti in tasca alle Compagnie quando il mercato è “grasso” e consente lauti profitti che potrebbero garantire collegamenti con il continente anche in bassa stagione. Così è sempre avvenuto da molti anni. Come uscirne? Predomina la logica del profitto, inevitabile conseguenza della totale privatizzazione del mercato, e dunque “non ci resta che piangere”. Subire e soddisfare gli “appetiti” dell’Armatoria privata se si vuol evitare un disastroso “naufragio” del diritto alla continuità territoriale delle isole minori.
Giovanni Fratini