Alleanza per Campo, Comune Amico, Liberi, Lista Civica Insieme, Marciana col Sorriso, Portoferraio Insieme, Uniti per Rio, Vivere Porto Azzurro, queste sono le liste civiche progressiste presenti nei comuni elbani, alcune ne sono alla guida, altre compongono il gruppo di minoranza. Ciascuna di loro è gelosa della propria autonomia, un’indipendenza che alcune difendono strenuamente, altre un po’ meno, ma nessuna di loro rinuncia all’autosufficienze se non quando le si pone davanti uno scoglio insuperabile. Molto spesso, tuttavia, delle liste-movimento fanno parte, anche se a titolo personale, gli iscritti del Partito democratico che lì spendono il loro impegno politico, intanto il Pd mette a loro a disposizione le sue sedi, le strutture e i saperi, nonché le risorse finanziarie raccattate tra i propri iscritti o durante le feste democratiche. Queste liste, tuttavia, manifestano un limite: la loro visione pratica di governo non va oltre i confini del municipio d’appartenenza e così ogni scelta, o non scelta, comprensoriale viene delegata alla Conferenza zonale dei sindaci. Se io fossi un componente di queste liste-movimento mi premurerei di creare una rete territoriale per costruire insieme una politica elbana, anche per confrontare le singole esperienze locali promovendo momenti d’incontro fra le medesime e le organizzazioni politiche, sociali e economiche della sinistra, e in primis con gli uomini e le donne del Pd presenti nei livelli istituzionali provinciali, regionali e nazionali. Solo così la politica isolana può diventare quella dell'Elba dei Cittadini.
Lorenzo Marchetti