“La Regione ha valutato soluzioni alternative alla realizzazione di un impianto di dissalazione in località Piana di Mola all’isola d’Elba? Ha valutato bene i costi per la realizzazione del dissalatore, i tempi di realizzazione e di consegna del progetto? Quanto del costo complessivo dell’impianto deriverebbe da finanziamenti pubblici e quanto dalla tariffa del servizio idrico integrato? Vanno considerati i danni a cui si potrebbe andare in contro a livello ambientale, paesaggistico e acustico”. Lo chiede con un’interrogazione il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci.
“Contro la realizzazione del dissalatore a Mola si sono schierate la Fondazione Elba, la sezione Arcipelago Toscano di Italia Nostra e il Comitato per la difesa di Lido e Mola, che stanno lavorando ad una proposta per individuare una location in grado di evitare rischi ambientali –fa notare nell’interrogazione Petrucci- La località Piana di Mola è limitrofa all’area individuata come Zona di Protezione Speciale e la porzione di mare in cui dovrebbe scaricarsi il concentrato salino, frutto del processo di potabilizzazione, è inadeguato all’efficace ricambio, con conseguente rischio di significativi danni alla flora e alla fauna presenti. Così come sarebbero importanti le ripercussioni a livello di impatto acustico e paesaggistico, con conseguenti danni anche alla salute e all’economia turistica dell’isola –sottolinea il Consigliere regionale di Fdi- L’isola d’Elba ha problemi di autonomia idrica. Più della metà del fabbisogno di acqua potabile proviene dal continente, dalla Val di Cornia, attraverso una condotta sottomarina, che corre tra la costa piombinese fino alle rive elbane. Per fronteggiare il problema della carenza idrica, nel 2017 la società Azienda Servizi Ambientali, in qualità digestore del servizio idrico integrato, ha presentato il progetto “autonomia idrica Isola d’Elba” per la realizzazione di un dissalatore in località Piana di Mola. Come detto, però, potrebbero essere valutate soluzioni alternative, così da risolvere la necessità idrica evitando ricadute sull’ambiente e l’ecosistema dell’isola”.