Circa 39 milioni di euro da destinare alla bonifica dei cosiddetti siti orfani, vale a dire quei siti potenzialmente contaminati o contaminati per i quali il responsabile dell’inquinamento non è individuabile o se individuato non provvede agli interventi di bonifica. Sono le risorse assegnate alla Toscana dal Pnrr e dal ‘Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani’. Dal primo arriveranno circa 33 mln di euro, dal secondo quasi 6 milioni. Le risorse saranno utilizzate per 14 interventi.
Il Pnrr, alla misura M2C4.3 ‘Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine’ prevede l’’Investimento 3.4: Bonifica dei siti orfani’, finanziato con 500 milioni di euro assegnati all’Italia. Di questi alla Toscana ne toccano più di 33. Il completamento degli interventi dovrà avvenire entro il primo trimestre 2026. I siti proposti e approvati dal MiTE sono:
Miniere di Calamita (Capoliveri, LI) - 2,67 mln
Ex Metalcromo (Barberino Tavarnelle, FI)* - 600 mila
Ex Poligono di Tiro (Località Campolungo, Murlo, (SI) - 560 mila
Area Mineraria ex Edem (Pietrasanta, LU) - 2,625 mln
Ex area mineraria Puppaio 2 (Rio Marina, LI) - 1,25 mln
Ex Deposito Gomme (Villa Grande dei Boschi, Rapolano Terme, SI) - 1,3 mln
Ex Decoindustria (Cascina, PI) - 5,1 mln
Ex Cava Paterno (Vaglia, FI) - 6,4 mln
Brusigliano (PT) - 1,67 mln
Buca degli Sforza (Massa) - 11 mln
*questo intervento sarà eseguito da Regione Toscana
Invece, i circa 6 milioni di euro assegnati dal ‘Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani’ finanzieranno interventi su alcuni siti anch’essi elencati nel ‘ Documento di indirizzo 2018-2020 sulle bonifiche pubbliche’, approvato dalla Regione nel 2017, e su siti segnalati da comuni. Si tratta in tutto di 8 interventi, 4 dei quali già previsti tra quelli finanziati dal Pnrr (quelli evidenziati in neretto). In questo caso la conclusione degli interventi dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2025. Ecco il dettaglio:
Ex Sirac (Scandicci, FI) - 2,645 mln
Laghetto Muraglione (Abbadia San Salvatore, SI) - 1,81 mln
Vasche flottazione (Pietrasanta, LU) - 415 mila
Club Ippico Pian del Lago (Monteriggioni, SI) - 100 mila
Ex Decoindustria (Cascina, PI) - 173 mila
Ex Cava Paterno (Vaglia, FI) - 189 mila
Brusigliano (PT) - 280 mila
Buca degli Sforza (Massa) - 200 mila
“Si tratta del finanziamento più consistente destinato alla bonifica dei siti inquinati mai assegnato alle regioni italiane – ha commentato il presidente Eugenio Giani. Il Pnrr permetterà, con le maggiori risorse messe a disposizione, di completare alcuni degli interventi inclusi tra quelli finanziabili con il Programma Nazionale. Una sfida importante e impegnativa per il sistema pubblico toscano, data la complessità dei procedimenti di bonifica in generale e, in particolare, vista la complessità di molti degli interventi proposti. Tuttavia è un’occasione unica ed una sfida da portare a compimento”.
“Il tema legato alle bonifiche, fondamentale per la Regione, è un po' la cenerentola del Pnrr – ha detto l’assessora all’ambiente Monia Monni – perché si tratta di interventi che non hanno tempi certi di esecuzione, mentre il Pnrr ne pone molto stretti. Rappresentano una leva importantissima in termini di benessere, salute e qualità dell’ambiente, ma anche in termini di sviluppo del territorio perché ci permettono di restituire agli usi legittimi aree compromesse dal punto di vista ambientale. Il finanziamento totale è importante perché consentirà di dar luogo a interventi significativi ed in molti casi attesi da lungo tempo”.