E' stata pubblicata, con grande risalto (Il Tirreno, La Repubblica), la notizia della "beffa del canile di Lacona", che ha consentito una speculazione edilizia ad un privato come contropartita per la cessione di un'area su cui avrebbe dovuto sorgere il canile comprensoriale; canile che, a seguito del più classico scaricabarile tra i soggetti coinvolti, non è stato realizzato.
Sul progettista delle opere, direttore dei lavori ed assessore all'Ambiente del Comune di Capoliveri, l'ingegner Ridi, nonché sulle eventuali irregolarità procedurali, conflitti di interessi ed eventuali abusi realizzati è in corso un'indagine giudiziaria; il che ci fa ritenere opportuno non intervenire, se non per un rilievo politico che ribadiamo da sempre: nelle amministrazioni locali, dove si effettuano scelte rilevanti di pianificazione territoriale, a nostro parere è inammissibile la presenza di tecnici liberi professionisti che sul medesimo territorio svolgono la propria attività professionale.
Ci preme tuttavia ribattere, con pacatezza ma fermamente, a chi semina o diffonde il virus della maldicenza con l'accenno dei legami familiari (erano marito e moglie) dell'Ing. Ridi con Milena Briano, che fu assessore alla Cultura in una precedente amministrazione Comunale.
La maldicenza non fa onore a chi la diffonde, specie se il bersaglio non si può più difendere.
Qualsiasi considerazione, qualsiasi vecchio rancore non sopito, non dovrebbero prevalere sull'amore per la verità dei fatti.
Milena Briano, già vicepresidente del Parco Nazionale per un mandato, e scomparsa -purtroppo- prematuramente due anni fa, era una militante animalista appartenente all'ENPA dell'Isola d'Elba, una persona che, insieme a tutto l'arcipelago animalista ed a noi di SEL, si è battuta per veder realizzato il Canile.
Milena Briano era una persona che apriva la sua stessa casa ai randagi bisognosi di cure; potevi trovarla alle sagre di paese, dietro il banchetto dell'ENPA, a raccogliere fondi per gli animali abbandonati vendendo fette di torta preparata da lei stessa e dagli altri volontari.
E, per concludere, era stata Assessore in una giunta di sinistra con Ballerini sindaco, ma in un periodo precedente quello in cui la Giunta Ballerini aveva scelto, per la realizzazione del Canile comprensoriale, la via della convenzione col privato; non aveva quindi potuto in alcun modo interferire con questa scelta.
Tanto dovevamo sia per la memoria di Milena Briano, sia per amore della verità.