Le conseguenze di questa guerra saranno drammatiche in Ucraina, ma gli effetti avranno ripercussioni anche da noi, all’Elba. Ricadranno purtroppo sulle fasce più deboli. L’aumento della benzina, del gas, dei generi alimentari e di quelli di prima necessità colpisce in maniera diversa gli elbani già ora. Le famiglie che guadagnano meno, faticano di più. I problemi legati all’aumento del prezzo dell’energia stanno colpendo anche le aziende elbane. Oltre all’aumento del prezzo del pane, della pasta, delle patate a causa delle difficoltà di approvvigionamento di materie prime le produzioni locali saranno toccate. Diverse aziende dell’isola rischiano la chiusura a causa del costo del gas, del petrolio che porterà a minori produzioni se non anche a licenziamenti.
Poi il turismo la fonte economica principale dell’isola, in cui ci saranno ripercussioni. Intanto i russi che non si sa se torneranno e comunque la loro assenza non sarà di breve durata anche se la guerra terminasse domani. Sarebbe opportuno diversificare, cominciare a progettare, a pensare ad immaginare un diverso sviluppo economico/energetico per l’Elba, meno dipendente dal gas, dal petrolio attraverso nuove fonti alternative e rinnovabili come il solare, l’eolico, le correnti marine. Avere la nostra autonomia idrica con la costruzione del dissalatore a Mola. In ogni caso, nei prossimi mesi se non anni, diventeremo più poveri, non perché spenderemo di più per scelta, ma perché il nostro potere d’acquisto si ridurrà a causa degli aumenti dei prezzi.
Bisogna seriamente cominciare ad occuparci delle famiglie che faranno fatica ad arrivare a fine mese: pane, pasta, patate, come pure riscaldare la casa e fare il pieno per andare a lavorare non sono beni di lusso, nessuno può farne a meno. Bisogna tutelare le nostre aziende sviluppando forme di sostegno. Non può esserci indipendenza e autonomia economica senza lavoro. Siamo tutti concordi che l’obiettivo a medio termine deve essere l’indipendenza energetica. L’errore fatto in passato da chi ha voluto il mercato a ogni costo anche nei settori strategici vitali per la nostra esistenza come energia, telecomunicazioni, trasporti non può essere risolto sulle nostre spalle aumentando ulteriormente i prezzi.
Enzo Sossi