In un'intervista rilasciata al Tirreno ed iniziata per chiarire il "pasticciaccio di Capo Poro" (con il Comune Campese che nega un permesso di costruzione in contraddizione con il "via libera" del Parco), Umberto Mazzantini, membro del Direttivo del PNAT, ha anticipato le sue intenzioni di dimettersi dal suo incarico.
Intenzioni confermate in una breve dichiarazione che ci ha rilasciato e che riportiamo qui di seguito:
Le dimissioni le presenterò ufficialmente ad ore, ma saranno decise ed irrevocabili.
La vicenda (istituzionalmente inconcepibile e grave) di Capo Poro, rappresenta solo un ultimo episodio.
Nel tempo si è assistito ad uno sfilacciamento dei miei rapporti con il Parco.
Inoltre avverto anche la personale stanchezza derivante dall'aver ricoperto per troppo tempo un ruolo negli organi di governo del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Certamento mi auguro che il caso, che mi rendo conto di porre, serva ad aprire un dibattito sul concreto "da farsi" sia nel Parco che nelle altri istituzioni elbane, sul fronte della reale difesa della biodiversità e della bellezza dell'Arcipelago
Deve essere chiaro che, senza che si inizi seriamente ad eradicare cinghiali e mufloni, senza la istituzione di una vera Area Marina Protetta, rimaniamo solo alle buone intenzioni dichiarate ai pronunciamenti senza costrutto.
Per comprendere la portata di questo vero e proprio "atto di sfiducia", e le sue probabili ripercussioni, non solo locali, occorre considerare che l'ambientalista marinese non è un semplice consigliere del PNAT.
Umberto Mazzantini per un trentennio, a partire dalla fase istitutiva del PNAT, è stato una delle anime dell'Ente, anzi la persona che più continuativamente lo ha rappresentato.
Ma c'è di più: per valutare quanto "il caso" sia rilevante, bisogna "pesare" pure il profilo di Mazzantini come dirigente nazionale di Legambiente.
La più rappresentativa delle associazioni ecologiste italiane lo aveva premiato qualche tempo fa come "ambientalista dell'anno", e per Legambiente Mazzantini è responsabile regionale del settore "mare" e Nazionale delle Isole Minori.
Tutto fa presagire, a ridosso della scadenza del mandato presidenziale di Sammuri uno strascico di discussioni.
SR