Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Piero Pertici all'assessore Baccelli, responsabile dei trasporti della Regione Toscana.
Gentile assessore Baccelli,
scrivo questa lettera perché, come molti elbani, sono in preda a quella che io chiamo “sindrome della mancata partenza”.
In pratica negli ultimi anni, specialmente nel periodo invernale, vuoi per condizioni meteo-marine difficili, vuoi per problemi tecnici, si sono moltiplicate le mancate partenze dei traghetti sia verso Piombino che verso Portoferraio, col risultato di notti passate sul porto di Piombino e di voli persi o visite mediche saltate per i cittadini elbani. Siamo arrivati al punto di pensare, quando si deve andare in “continente”: “speriamo che la nave parta” e di rimanere in apprensione finché non si sono mollati gli ormeggi!
In preda alla “sindrome” mi sono messo a guardare il sito della regione Toscana per sapere se esiste un organo di controllo della mobilità via traghetto e sulla piena attuazione della continuità territoriale, diritto di tutti i cittadini che risiedono in zone difficilmente raggiungibili, come le isole appunto.
Ho trovato una indagine sul gradimento del servizio risalente al 2017 (!!!) che dice che quasi tutti sono soddisfatti, e nel piano dei principali interventi a favore dell’Elba nel periodo 2015-2019, la cifra di 78,3 milioni corrisposti a Moby per la continuità territoriale ed il rinnovo della flotta.
Per questo servizio si fa garante la Regione.
Pur considerando che è il comandante della nave che decide sotto la propria responsabilità, se la nave può partire, ho assistito a mancate partenze in situazioni davvero poco credibili e tutte nel periodo invernale quando i traghetti viaggiano (o dovrebbero viaggiare….) mezzi vuoti, durante l’estate con le navi che traboccano, stranamente non succede!
Sarebbe interessante fare oggi un sondaggio tra i residenti elbani sulla efficienza e sulla qualità del servizio, pagato in parte dai cittadini.
Per quanto riguarda il rinnovamento della flotta si potrebbe parlare a lungo di navi ripescate da Moby in cantieri del nord Europa, perché dismesse, e riadattate per il servizio tra Piombino e Portoferraio, oppure di navi Toremar che avrebbero dovuto rimanere in servizio venti anni e che sono ancora attive dopo quaranta.
Insomma la sensazione è che un servizio così importante per la regione Toscana, basti pensare alla valenza turistica dell’arcipelago, sia lasciato in balia degli eventi senza un reale controllo da chi ne è garante.
Spero che lei, assessore, faccia cambiare idea a me e ai tanti elbani ormai sempre più spesso in preda alla “sindrome della mancata partenza”.
Piero Pertici