Tre imbarcazioni diving sulle tre boe posizionate all’altezza della Punta del Marchese, la motovedetta della Forestale e una della Capitaneria hanno dato il via con il taglio del nastro all’apertura delle immersioni a Pianosa .
E’ stata una cerimonia veloce ma di grande emozione per il risultato raggiunto, frutto di una complicata collaborazione lunga quasi dieci anni che il Parco ha portato avanti con tutte le istituzioni competenti: il Ministero dell’Ambiente, la regione toscana, il comune di Campo nell’Elba, la Capitaneria di Porto la soprintendenza archeologica, gli operatori locali. Tanto tempo fatto di passi avanti e passi indietro, su una fruizione consentita ma solo in via sperimentale, accordata solo dopo l’approvazione del piano del parco e solo dopo un piano di monitoraggio che terrà sotto controllo la situazione dei fondali.
"Sono immersioni bellissime" ha detto l’ex campione di pesca in apnea Renzo Mazzarri, all’operatore della Rai 3 che è rimasto abbagliato dalla bellezza di Pianosa. E Mazzarri, di fondali nel mondo, ne ha visti tanti.
Il presidente Sammuri che ha portato a conclusione con tenacia questo iter rimasto per troppo tempo in balia di difficoltà burocratiche, si è dichiarato soddisfatto del risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione con il Consorzio Elbano Diving, Sammuri ha affermato che i parchi hanno patrimoni belllissimi che devono essere visti e conosciuti ma nel rispetto delle regole.
E di regole ce ne sono tante da rispettare per immergersi a Pianosa. Ma gli operatori sembrano rispettarle volentieri, per loro è una nuova opportunita economica e un bel lancio di promozione dell’Elba.