L’Italia brucia da Roma alla Versilia fino al Carso, da Nord a Sud. Inoltre incendi a est di Londra, in Spagna, in Gironda (Francia), in Slovenia, stanno bruciando le sequoie secolari negli Stati Uniti. Le incessanti ondate di calore hanno reso la vita miserabile in Europa, negli Stati Uniti, in Cina. Il disastro in corso ha scatenato incendi in tutto il mondo, causando numerose vittime e stabilito una nuova temperatura record nel Regno Unito e messo milioni di europei sotto un severo allarme di calore. Probabilmente non c’è stato un momento in cui l’impatto del tempo reale del riscaldamento globale sia stato così evidente allo stesso tempo su una successione così ampia. Gli scienziati del clima dicono che questa non è solo un’estate insolitamente calda: la maggior parte dei nuovi record di calore può essere attribuito alle conseguenze del riscaldamento globale causato dall’uomo. In una scelta ironica, la crisi si sta verificando esattamente nel momento in cui le speranze di una risposta politica urgente da parte degli Occidentali sono crollate. La guerra in Ucraina, la crisi energetica che sta facendo riaprire le centrali a carbone altamente inquinanti, il rifiuto del Congresso americano a sostenere politicamente un nuovo futuro energetico significa che nella lotta per il clima non si rispetteranno gli impegni nell’ambito dell’accordo di Parigi. Di conseguenza, lo sforzo mondiale rischia di cadere a pezzi. Se non lo rispetteranno gli Occidentali, considerati nel tempo i principali inquinatori, perché dovrebbero farlo Cina, India e gli altri Paesi? Tutto ciò significa che le attuali temperature sono solo un’anteprima di quello che verrà, se i livelli globali di CO2 non possono essere mantenuti al di sotto delle soglie critiche. Gli Occidentali sarebbe opportuno che prendessero decisioni politiche urgenti per affrontare il cambiamento climatico. Forse si dovrebbe pensare a un’emergenza climatica da parte dell’Unione Europea, un passo che potrebbe permettere a Bruxelles di incanalare ulteriore denaro agli Stati membri per accelerare il passaggio dai combustibili alle rinnovabili.
Il tempo sta per scadere non solo per l’Europa ma per il pianeta stesso.
Enzo Sossi