“Salutiamo positivamente l’iniziativa de l’Unesco che ha scelto l’isola di Pianosa per studiare i cambiamenti climatici delle piccole isole. Ciò che ci rammarica è che si tratta dell’ennesimo micro-progetto (prevede un finanziamento di soli 25mila dollari) totalmente privo di lungimiranza. Ciò di cui invece ha bisogno l’intero Arcipelago toscano è un progetto di lungo respiro.
Dall’estate scorsa ho intrapreso un percorso di studi e propositivo nell’ottica di rilanciare l’Arcipelago toscano, partendo da una semplice domanda: perché le nostre isole sono praticamente sconosciute nonostante non abbiano niente in meno delle Eolie siciliane o delle Tremiti pugliesi?
Ho visitato Pianosa e ho avuto modo di constatare le immense potenzialità dell’isola. Qui si trova un patrimonio storico-artistico che non ha eguali (dalle catacombe al teatro romano di Agrippa) in una cornice naturalistica dal sapore caraibico. Questo patrimonio sta letteralmente cadendo a pezzi e quasi tutta la superficie dell’isola non è visitabile perché ancora sotto amministrazione carceraria.
Per Pianosa e tutto l’Arcipelago serve un incisivo cambio di passo, sempre nel rispetto del patrimonio naturalistico del Parco, che permetta di poter godere delle meraviglie dell’Arcipelago. In modo - poi - da produrre ricchezza da investire nel recupero e nella rigenerazione dell’immenso patrimonio artistico-storico, culturale e paesaggistico delle isole” lo dichiara Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.