Chi pensava che l’embargo dell’Unione Europea al gas russo potesse spingere verso le energie rinnovabili, o era in malafede o si sbagliava.
Mai come in questa guerra è chiaro che alle élite europee e nazionali niente importa dell’ambiente e della salute. La loro priorità è l’obbedienza cieca alla NATO, anche se questo comporta la distruzione della
diplomazia, dell’economia, della società, dell’ambiente, della salute, delle culture e delle sovranità nazionali.
Figuriamoci cosa rappresenta Piombino, l’Elba e la costa toscana per l’Europa e per il Governo Italiano che si è potuto permettere, da dimissionario(!), di stanziare altri 7 miliardi e 328 milioni per il riarmo nazionale!
Non per la scuola o la sanità, per le armi.
In questo caoco, emergenziale ed apocalittico neo-feudalesimo post moderno, una cosa è certa: il gas non è un’energia rinnovabile.
Infatti la molecola di metano CH4, su una durata media di cent’anni, è 25 volte più efficiente della CO2 nel causare l’effetto serra(!). In più “il Gnl comporta emissioni equivalenti di CO2 due volte e mezzo maggiori rispetto a quelle emesse dal gas che arriva via gasdotto”. Sommiamo a questo dato già negavo, quello che deve essere portato ad una temperatura di -160°! Un’operazione assurda dal punto di vista della chimica industriale, poiché per essere ulizzato è necessario portarlo di nuovo alla temperatura originaria… Viene liquefatto (1 metro cubo di gas liquido equivale a 620 metri cubi allo stato gassoso, ecco perché quando esplode è così catastrofico) per essere trasportato con le navi gasiere, bombe vagan da un oceano all’altro, aggiungendo così inquinamento ad inquinamento.
Un’operazione tutt’altro che ecologica, ma approvata da tutti i partiti del nostro parlamento nel momento in cui hanno deciso di aderire alla folle avventura della guerra alla Federazione Russa.
In nome dell’emergenza però anche le persone dotate di spirito crico si tacciono, lasciando mano libera a chi sta al mone della nave in tempesta, fosse pure un drago.
Sarà per questo che lo scorso 5 luglio abbiamo sento il presidente Maarella pronunciare parole tanto felpate quanto ipocrite in quel di Maputo, capitale del Mozambico, paese ricco di gas e di poveri.
Difficile che il nostro presidente non sappia che il governo del Mozambico, ha espropriato, anch’esso in nome del bene collevo, molte terre per costruire gli impian industriali di sfruamento del gas sulla costa
settentrionale. Il “bene collettivo” del presidente Mozambicano si è manifestato distruggendo e inquinando un habitat naturale cosero degno di riserva della biosfera Unesco. Le popolazioni locali che vivevano
dignitosamente di pesca e agricoltura, sono state malamente scacciate e chi si oppone viene “convinto” da bande mercenarie che uccidono e stuprano.
Durante l’incontro col suo omologo, Maarella ha parlato di offrire “nuove opportunità ai giovani”, ma gli unici che acchiappano l’opportunità sono una ristretta élite africana e le statunitensi Exxon Mobil e Shell, la
francese Total, la britannica BP, l’italiana Eni e altre. Insomma un governo “che ha favorito lo sfruamento delle enormi risorse locali da parte di mulnazionali straniere senza benefici per la popolazione” (Nigrizia luglio-agosto 2022).
Colonialismo duro e puro, di questo si traa, presidente Maarella! Altro che “opportunità di sviluppo” e di “collaborazione”.
E’ anche vero che non dovremmo aspearci verità e giuszia da una classe polica imbelle che ha calpestato la Costuzione e in nome di un presunto bene pubblico ha, prima diviso demagogicamente il popolo, per poi distruggere la vite di milioni di persone, infine cimentandosi in una guerra per procura nel più totale asservimento.
Siamo dei colonizza cui viene permesso di colonizzare popoli ancora più sfortuna di noi.
Chi lotta contro il rigassificatore di Piombino deve aver ben chiaro che la radice del problema sta nella sudditanza dell’Italia e dell’Unione Europea agli USA e nell’inevitabile, terribile violenza che ne deriva.
Ambiente e guerra non sono compabili, chi ha votato in parlamento per il riarmo, chi appoggia il folle volo della NATO e la guerra, potrà definirsi green, ma non potrà mai essere dalla parte di chi veramente lotta per
la salute, la sicurezza e l’ambiente del proprio territorio e meno ancora per le libertà fondamentali sancite nella nostra Costuzione.
Graziano Rinaldi - Elba Consapevole