Trasferta impegnativa per L’Elba Rugby non solo dal punto di vista logistico, ma anche per la consapevolezza che il match serale nel campo del Clanis Cortona sarebbe stato particolarmente ostico e molto fisico.
E così è stato, fin dalla prima mischia ordinata, che, a causa del calcio d’avvio del n.10 Elbano Orzati, mandato direttamente nei campi di carciofi limitrofi, consegna il possesso agli avversari.
Mischia che vede la predominanza dei Cortonesi e che scardina, piega ed alza di forza tutta la prima linea Elbana.
Partita tutta in salita quindi, anche e soprattutto dal punto di vista mentale dovuto proprio alle nette difficoltà in mischia e nella relativa fase di conquista.
L’Elba però non demorde e anzi, riesce a sfruttare quei pochi “possessi” ottenuti dal lavoro prezioso e “sporco” delle terze linee Carrai, Pilato e Luciani mettendo la squadra in avanzamento e portandola a giocare nel territorio avversario.
Incursioni e percussioni che costringono le linee difensive ad addensarsi, per poi andare a esplorare gli spazi lasciati a largo, dove l’ala Di Termini si fa trovare pronto a segnare una splendida meta corale.
Meta non trasformata dall’apertura elbana non in particolare "spolvero di giornata“.
Formazione Elbana che soffre ma che difende con ordine, e con tutta la determinazione necessaria a sventare alcuni ripetuti attacchi ai 5mt dalla linea di meta che, non solo riconsegnano l’ovale agli Elbani, ma che creano quel minimo di vacillamento nella determinazione della squadra ospitante, che si vede respingere piu’ volte proprio sulla linea di meta, per poi essere costretti a rincorrere e a subire le segnature di Trambusti prima e di Carrai poco dopo.
Partita sempre in bilico fino al fischio finale e che vede premiata la resilienza della compagine elbana che alla fine si impone con il risultato di 15 a 23.
Partita che mette in luce la crescita mentale dei ragazzi che sanno reagire davanti alle difficoltà senza demotivarsi, e che, nonostante alcune inesperienze e tecnicismi imperfetti che necessitano sicuramente di essere migliorati, riescono a risolvere positivamente.
L’elmo Selvaggio del giocatore del match viene assegnato al pilone sinistro Fabbri Elia proprio per la resilienza dimostrata per tutti gli ottanta minuti.
Trasferta che non si conclude dopo il consueto e piacevolissimo terzo tempo ma che si protrae nelle Vie della Perugia notturna, dove l’Elba Rugby porta tutta la propria simpatia ed allegria, cantando e coinvolgendo i tanti giovani presenti e dove, il n.10 elbano Orzati Alessio non in grande "spolvero di giornata”, riesce a riscattare la personale prestazione sportiva con una prova superlativa sul basolato storico Perugino, per finire poi sulla pista della "Cantina 71" dove, solamente dopo aver aiutato gli addetti delle pulizie a chiudere il locale e terminato la propria personale performance, viene insignito e puo’ portarsi meritatamente in albergo il titolo di “uomo del terzo Tempo”.
Formazione: Ghini, Di Termini, Morosi, Trambusti, Rossi, Ciciriello, Orzati, Carrai, Pilato, Luciani, Bertelli, Ferrini, Scagliotti, Vannucci, Fabbri.
A disposizione: Somma, Massei, Volpe, Massei, Di Chiara, Giannoni, Bellizio, Anastasi
Allenatore: Giacchetto