La risposta sul fermo lavori della ex "Gattaia" giunta tempestivamente dalla Provincia, forse su sollecitazione dall'amministrazione Portoferraiese, non ci può davvero bastare. La questione é troppo grave per essere liquidata con una semplice dichiarazione, dove appositamente si sorvola sulle gravi responsabilità che in realtà caratterizzano la vicenda. Il Sindaco Peria, invece, tace come se la cosa lo riguardasse appena : peccato che l'opera sia sul suo territorio, proprio alle porte della città che dovrebbe amministrare. Si cerca ancora quel gioco delle parti, quell'assurdo scaricabarile che ha caratterizzo sin dall'inizio l'operato di questa amministrazione, compresi i lavori alla " Gattaia". Ripetiamo che era ovvio che nella zona ci fosse la presenza di idrocarburi: é la cosiddetta "zona depositi". Ma i progetti li devono fare bene, perfetti e completi di tutti gli studi possibili solo i privati?
Qui qualcuno deve pagare i danni causati dal grave disagio in cui versano da troppo tempo le porte della città medicea. I portoferraiesi vogliono essere risarciti. Quanto é accaduto non si può considerare un imprevisto, ma un grave errore di valutazione nella progettazione cui non si può certo ovviare con una semplice dichiarazione d'intenti come quella della Provincia. La questione é grave e per questo, non possiamo prescindere dal richiedere un consiglio comunale urgente con la presenza di Provincia e progettisti. Si precisa che non é sufficiente una riunione dei capogruppo, ma é necessario un consiglio comunale dedicato. La questione é veramente grave e sono ormai due anni che la città sopporta un tale scempio caratterizzato da lavori ad intermittenza ed un cantiere da "terzo mondo", senza vedere l'avvicinarsi di alcun risultato. Seppure non condiviso!