“Il Parlamento approvi il prima possibile il disegno di legge presentato dal ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, per rendere più agevole la rimozione e la demolizione di opere e immobili realizzati abusivamente nelle aree a rischio idrogeologico elevato. Con i 10 milioni di risorse economiche, previste dal Ddl, si potrebbero demolire almeno 250 scheletri di tre piani, veri e propri ecomostri che sfregiano il territorio italiano. L'abbattimento delle costruzioni illegali rappresenta, infatti, la migliore cura preventiva contro il vecchio e nuovo abusivismo. Un fenomeno illegale consolidato e diffuso in tutta Italia, anche grazie all’inerzia delle istituzioni preposte a contrastarlo, alla politica dei condoni, agli interessi della criminalità organizzata e a una carente programmazione urbanistica. Per questo è fondamentale rendere socialmente popolare la pratica delle demolizioni innescando un meccanismo di evoluzione culturale e di affermazione della legalità di cui il Paese ha fortemente bisogno”, così dichiara Enrico Fontana, responsabile dell’osservatorio ambiente e legalità di Legambiente, a margine della presentazione del Ddl.
Secondo il Cresme in Italia dal 2003 al 2012 sono state realizzate 283.000 nuove case illegali, per un valore complessivo di circa 19,4 miliardi di euro. L'equivalente di una manovra finanziaria. L'incidenza del mattone illegale nel mercato dell'edilizia è cresciuta nonostante la crisi, passando dal 9% del 2006 al 16,9% stimato per il 2013. Dati allarmanti che indicano una sempre maggiore diffusione dell’abusivismo edilizio, grazie anche alla mancanza di controlli e di demolizioni. Tra il 2000 e il 2011, secondo una ricerca realizzata da Legambiente, nelle città capoluogo di provincia è stato eseguito solo il 10,6% delle 46.760 ordinanze di demolizione emesse.
“Con l’approvazione di questo Ddl - aggiunge Fontana - si può cominciare a risolvere un problema, quello della mancanza di risorse economiche, spesso usato come alibi da amministrazioni locali compiacenti che non si impegnano come dovrebbero per l’affermazione della legalità. L’auspicio è che inizi in Parlamento una nuova stagione normativa di lotta all’abusivismo edilizio e che, accanto ai fondi previsti dai Ministero dell’Ambiente, vengano approvate le norme proposte da Legambiente per facilitare l’azione delle ruspe demolitici e richiamare le amministrazioni alle loro responsabilità”.