Ci spiace, Sig. Sindaco, e siamo rammaricati, che nella sua lettera al Presidente-Commissario Giani sul rigassificatore, lei abbia concluso richiedendo delle compensazioni anche per l' Elba; dal punto di vista contrattuale si tratta di un suicidio argomentativo, significando che la sicurezza può avere un prezzo.
Questo, se ce lo consente, in un progetto che per decreto è stato esentato dalla V.I.A. é un fatto grave, sia perché monetizza la vita delle persone e sia perché implicitamente suggerisce l'idea che quell'impianto sia sicuro anche se non è stato sottoposto alle usuali procedure previste dalla Comunità Europea... con che criterio, infatti, si può intendere sicura un’opera del genere senza Valutazione di Impatto Ambientale? E', inoltre, incomprensibile come possano essere bellamente ignorate, sia dai rappresentati istituzionali che da quasi tutte le principali categorie economiche elbane, le pesantissime, quanto prevedibili ricadute negative sul turismo dell’isola e sull’economia della Val di Cornia.
Quale famiglia con bambini se la sentirebbe infatti di scegliere l' Elba, a fronte di decine di altre possibilità, se per arrivarci deve passare a poche decine di metri da un impianto così pericoloso? Ciò anche se i travasi dalle navi gasiere dovessero essere svolti nottetempo. Abbiamo più volte sottolineato l’impossibilità oggettiva di garantire un “normale” traffico marittimo in un porto come quello di Piombino se ospitasse la nave rigassificatrice . La CGIL ha indetto uno sciopero per non aver avuto dalla Regione risposte alle proprie domande di sicurezza; vogliamo credere che anche lei sappia valutare con attenzione quelle che verranno ( se verranno) dal Commissario Giani.
Il Comitato NO rigassificatori Elba