Preso atto che in tutta la stampa, attraverso le cronache locali delle varie province, si evidenzia l'obiettivo della Regione Toscana - attraverso il suo assessore Marroni - di applicare il principio dei tagli alla sanità, sopprimendo i piccoli presidi ospedalieri per pure esigenze di spesa, uscita fuori controllo per gli sperperi e la mala gestione della medesima, Massa in primis.
Preso atto che questa strategia "minimalista" intacca pesantemente l'art. 32 della Costituzione ed il diritto alla salute nelle sue varie forme, riducendo tale diritto ad una economicistica equazione costi/ricavi senza le implicazioni di carattere etico/morale che un servizio di tal genere comporta, tanto più se lautamente coperto da tasse ed addizionali che il cittadino è tenuto a pagare.
Preso atto dai documenti contabili delle varie Aziende che la spesa sanitaria relativa ai costi del personale dirigente (amministrativo e sanitario), tutto di nomina politica, sale annualmente in modo direttamente proporzionale alla diminuzione di tutto il personale sanitario e comunque a diretto contatto con l'utenza.
Considerato che premeditatamente si penalizzano realtà ospedaliere efficienti, collocate nel territorio e idonee alle sue immediate esigenze, senza tenere conto del bacino territoriale di utenza distribuito geograficamente in zone disagiate, ma non per questo penalizzabili e di fatto, escludendole da una parità di trattamento con situazioni metropolitane ad alta densità urbana e già dotate di strutture ospedaliere congrue.
Considerato che tutta l'operazione "dismissione piccoli Ospedali " e relative creazioni di Case della Salute ( esperimento in alcuni casi già dichiarato superato e fallito dalla stessa Regione Toscana) serve a giustificare, su una riscontrabile linea viaria di neppure cento chilometri, quattro nuovi complessi ospedalieri, costosi, doppioni l'un l'altro senza eccellenze specifiche al loro interno, se non quelle già preesistenti,
Si chiede al Presidente della Regione Rossi ed al suo assessore alla Sanità Marroni, un incontro con i Comitati estensori della presente onde definire la immediata cessazione di dismissione incontrollata di presidi e servizi, senza preventivo assenso degli organi territoriali istituzionali, espressione della popolazione interessata e idonea e reale esposizione dei vantaggi che tali operazioni, già attuate in alcuni presidi (Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese) comporterebbero.
Si richiede, inoltre, urgentemente l'approvazione del Piano Socio Sanitario nel quale trovi spazio il capitolo che tuteli la continuità assistenziale delle zone montane e insulari della Regione pianificato in comune accordo con le amministrazioni locali e dalle forze sociali di ciascun territorio.
Associazione difendiamo l’ospedale di Volterra,
SOS Volterra
Comitato Elba Salute
OGM Gruppo d’Opinione in Movimento di Pitigliano
Comitato per la Sanità nella Valle del Serchio
Associazione Zeno Colò e Montagna Pistoiese - E’ qui che voglio vivere