La sezione fallimentare del Tribunale di Milano (Collegio presieduto dalla Giudice Caterina Macchi) ha approvato il piano di concordato preventivo presentato da Moby-Cin (Compagnia Italiana di Navigazione) per la ristrutturazione del debito, con il rigetto dell'unica opposizione del competitor Grimaldi.
Il provvedimento è stato depositato il 24 novembre dai giudici della sezione fallimentare che hanno ritenuto sussistenti "tutte le condizioni di legge per l'omologazione del concordato" e l'"infondatezza dell'opposizione promossa" da Grimaldi.
Tale decisione chiude l'iter giudiziario iniziato ad inizio aprile, con l'ammissione - da parte dello stesso Tribunale - della proposta di concordato preventivo presentata dopo il giudizio positivo dei commissari giudiziari di Tirrenia sulla complessiva tenuta del piano, che prevede un accordo sulla ristrutturazione del debito che Cin ha nei confronti dell'ex Tirrenia e dopo lo stesso parere espresso dalla stragrande maggioranza dei creditori delle due Società (loro fusione prevista nel piano) nelle rispettive adunanze tenute nei mesi estivi.
Con l'omologa del 24 novembre, favorita anche dal previsto ingresso al 49% di Msc nel capitale di Moby con 150 milioni, si avvia quindi il salvataggio della 'balena' e della controllata Cin attraverso la ristrutturazione finanziaria. L'annuncio del deposito della sentenza favorevole al salvataggio di Moby é stata data dall'A.D. Achille Onorato ai dipendenti del gruppo con una lettera di ringraziamento alle stesse maestranze, con la convinzione che si sia cosi aperta una nuova fase di rilancio e crescita per il Gruppo.
CR