In riferimento alla possibilità di chiudere il centro storico alle auto, per non affrontare la questione in termini puramente ideologici, vediamo com'è la realtà.
Sono venuto per oltre quarant'anni a Portoferraio senz'auto, prima da turista, poi da residente, e assicuro che non ho mai avuto necessità dell'auto per i miei spostamenti e le mie necessità pratiche (ho anzi contribuito a lanciare la moda delle bici, che prima quasi nessuno usava, almeno in centro).
Nel frattempo tutte le attività commerciali utili si sono spostate fuori dal centro e , da ultimo , ha chiuso anche il supermercato delle Galeazze, che serviva non solo i residenti ma anche i frequentatori della darsena (e che qualcuno vorrebbe destinato a ospitare la riproduzione di una balena, di plastica!).
Da un paio d'anni quindi sono stato costretto ad affiancare alla bicicletta l'uso dell'auto per andare a fare la spesa fuori dal centro.
Il centro è a misura d'uomo, come in tutte le antiche città, e l'auto non servirebbe per gli spostamenti ma, se tutti i servizi vengono spostati in periferia, il rapporto centro-periferia viene invertito e la vera periferia diventa il centro storico.
Non è un problema solo di Portoferraio, è così anche altrove; potrei portare come esempio la città di Mantova, la mia zona d'origine, che ha una configurazione simile a Portoferraio (una penisola circondata dalle acque lacustri da tre lati).
Anche in quel caso il centro è andato spegnendosi dopo che tutti i servizi sono stati portati all'esterno; ora la città vive di turismo, come Portoferraio, ma per i residenti la vita non è semplice.
Allora, chiudiamo pure il centro a tutte le auto, sono perfettamente d'accordo, ma poi - chiedo al Sindaco - la spesa a casa me la porta lei?
Gilberto Zacché